Moments ago I spoke to Brittney Griner.
She is safe.
She is on a plane.
She is on her way home. pic.twitter.com/FmHgfzrcDT— President Biden (@POTUS) December 8, 2022
Dopo 10 mesi di prigionia e una folle condanna a 9 anni di carcere, Brittney Griner, stella del basket statunitense, è stata finalmente liberata, lasciando la Russia per tornare a casa da sua moglie. Tutto merito di uno scambio di prigionieri avvenuto all’aeroporto di Abu Dhabi. Da una parte Brittney, dall’altra Viktor But, mercante di morte che Mosca voleva da tempo riportare in patria. But è stato interpretato da Nicolas Cage nel film Lord of war. Arrestato nel 2008, stava scontando una pena detentiva di 25 anni negli USA.
“L’8 dicembre 2022, all’aeroporto di Abu Dhabi, si è conclusa con successo la procedura di scambio del cittadino russo Viktor But con la cittadina statunitense Brittney Griner, che stavano rispettivamente scontando condanne in istituti penali negli Stati Uniti e in Russia”, ha confermato il ministero degli Esteri russo.
“Pochi istanti fa ho parlato con Brittney Griner”, ha aggiunto il presidente USA Joe Biden, che ha pubblicato una foto sui social al fianco della moglie della cestista, emozionata dall’inatteso regalo di natale. “È al sicuro. È su un aereo. Sta tornando negli Stati Uniti”.
Mesi da incubo per la 32enne cestista dei Phoenix Mercury, fermata lo scorso febbraio all’aeroporto di Mosca perché in possesso di alcune cartucce per vaporizzatore a base di olio di cannabis. Brittney era in Russia, insieme a tante altre colleghe del basket americano, per giocare durante la pausa statunitense tra una stagione e l’altra, con contratti solitamente molto ricchi. Con l’invasione russa dell’Ucraina Griner è immediatamente diventata ‘pedina politica’, con tanto di processo farsa che l’ha vista andare incontro ad una condanna per nove anni di carcere.
“Il tanto atteso rilascio di Britney Griner è un sollievo per sua moglie, le compagni di squadra, i tifosi e tutti i membri della comunità LGBTQ+ che hanno riconosciuto l’estremo pericolo che ha dovuto affrontare come donna nera gay dichiarata detenuta nella Russia di Putin“, ha commentato la presidente e CEO di GLAAD Sarah Kate Ellis. “La moglie di Britney, Cherelle, non ha mai smesso di lottare per il suo ritorno, e il presidente Biden e il Dipartimento di Stato non hanno mai vacillato nel loro impegno nei confronti dei Griner e della comunità LGBTQ+ per conto di Britney. Non vediamo l’ora di dare il benvenuto a Britney a casa“.
“Brittney è molto più di una superstar WNBA e un’olimpionica, è un’eroina americana che ha attraversato difficoltà insondabili“, ha aggiunto Kelley Robinson di Human Rights Campaign. “Dopo essere stata ingiustamente trattenuta per 294 giorni lontano da casa, dai suoi amici e, soprattutto, dalla sua famiglia, celebriamo il suo rilascio. La famiglia HRC è grata per gli sforzi fatti dal Dipartimento di Stato per liberarla. A qualsiasi membro della nostra comunità che affronta odio ed estremismi, sappiate che la comunità non smetterà mai di lottare per voi, proprio come non abbiamo mai smesso di lottare per Brittney“.
Dopo 10 mesi di lontananza e neanche una telefonata, fino ad oggi sempre negate, Brittney potrà finalmente riabbracciare sua moglie Cherelle.
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