La fine di un incubo durato 10 mesi. Condannata in Russia a 9 anni di carcere perché beccata all’aeroporto con alcune cartucce per vaporizzatore a base di olio di cannabis nella valigia, Brittney Griner è finalmente tornata in America, 10 giorni dopo la liberazione avvenuta grazie ad uno scambio tra prigionieri con Viktor But, mercante di morte che Mosca voleva libero.
Riassaporata l’insperata libertà, Griner si è concessa il primo lungo intervento social, sottolineando come sia “così bello essere a casa! Gli ultimi 10 mesi sono stati una battaglia“, ha scritto la cestista USA, 32enne due volte oro olimpico e due volte oro omondiale. “Ho scavato in profondità per mantenere intatta la mia fed, è stato il vostro amore che mi ha aiutato a farmi andare avanti. Dal profondo del mio cuore, grazie a tutti per il vostro aiuto“.
“Sono grata a tutte le persone che mi hanno sostenuto, specialmente mia moglie, Cherelle Griner, la mia famiglia, Lindsay Kagawa Colas e Casey Wasserman, i Phoenix Mercury, le giocatrici della WNBA, il mio team legale russo Maria Blagovolina e Alex Boykov, i leader, gli attivisti e le organizzazioni di base, il governatore Richardson e Mickey Bergman del Richardson Center, la campagna Bring Our Families Home, Roger Carstens e il team SPEHA e, naturalmente, un ringraziamento speciale al presidente Biden, alla vicepresidente Harris, al segretario Blinken e all’intera amministrazione Biden-Harris”, ha scritto Griner, poi soffermatasi proprio sull’uomo più potente del mondo, che ha fatto di tutto per liberarla.
“Presidente Biden, mi hai portato a casa e so che sei impegnato a portare a casa anche Paul Whelan e altri americani. Userò la mia piattaforma per fare tutto il possibile per aiutarti. Incoraggio anche tutti coloro che hanno avuto un ruolo nel riportarmi a casa a continuare i loro sforzi per riportare a casa tutti gli americani. Ogni famiglia merita di essere riunita. Mentre torno a casa per godermi le vacanze con la mia famiglia, voglio ringraziare l’intero staff PISA e il team medico della base di San Antonio Fort Sam Houston. Apprezzo il tempo e la cura che vi siete presi per assicurarmi di stare bene e di essere dotata di tutti gli strumenti necessari per intraprendere questo nuovo viaggio”.
Griner è infatti tornata in America, dove ha potuto finalmente riabbracciare sua moglie Cherelle dopo quasi 11 mesi di forzata lontananza, annunciando il suo imminente ritorno in campo. Perché cestista era e cestista è ancora.
“Voglio anche chiarire una cosa: ho intenzione di giocare a basket con i Phoenix Mercury in questa stagione, e così facendo, non vedo l’ora di poter dire “grazie” a tutti quelli che mi hanno sostenuto e scritto. Ama sempre, BG”.
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