Sono passati sei mesi da quando la giocatrice di basket Brittney Griner è stata arrestata all’aeroporto di Mosca con l’accusa di aver portato illegalmente droga all’interno del Paese. Il contrabbando in questione corrispondeva a meno di un grammo di olio di cannabis, che è stato trovato nel suo bagaglio dalla sicurezza dell’aeroporto.
Griner, atleta statunitense con due medaglie d’oro olimpiche alle spalle, si è dichiarata colpevole, spiegando di aver portato accidentalmente con sé la sostanza mentre faceva il bagaglio in fretta e furia.
Poche ore fa si è concluso il processo: a poco è servito scusarsi con la Corte e chiedere clemenza. Brittney Griner è stata condannata a nove anni di carcere in Russia. Il verdetto prevede anche una multa di 1 milione di rubli, che corrispondono all’incirca a 16,000 dollari. I legali della giovane si sono detti delusi dalla decisione della Corte russa, e presenteranno un ricorso nei prossimi dieci giorni.
Prima del verdetto, Brittney ha rilasciato un discorso commovente, dicendo di non aver avuto alcuna intenzione di infrangere le leggi russe e sperando che le questioni politiche rimangano fuori dal suo caso: «Non ho mai avuto intenzione di ferire nessuno, non ho mai voluto mettere in pericolo la popolazione russa, non ho mai voluto infrangere alcuna legge qui. Ho commesso un errore onesto e spero che nella vostra sentenza non finisca la mia vita. So che tutti continuano a parlare di pedine politiche e politica, ma spero che rimangano lontano da questa aula».
Con i delicati e fragili rapporti che intercorrono tra Russia e Stati Uniti – aggravati dal peggioramento della guerra in Ucraina – il caso di Brittney Griner ha già fatto nascere teorie complottistiche sui due Paesi. In particolare, molti credono che il suo arresto possa essere una mossa politica da parte del Cremlino per aprire la strada a uno scambio di prigionieri con gli Stati Uniti. Lo scambio includerebbe la trentunenne texana e un combattente russo detenuto negli States per traffico d’armi.
Nei mesi scorsi, diversi esponenti della politica americana, del mondo dello spettacolo e dello sport avevano lanciato appelli affinché Brittney venisse rilasciata e potesse tornare a casa dalla sua famiglia. Anche Megan Rapinoe, durante la cerimonia degli ESPY Awards, ha usato il tempo del suo discorso per invitare la comunità sportiva ad aiutare.
«Ogni volta che diciamo il suo nome, mette pressione su tutti, mette pressione sull’amministrazione, mette pressione sulla Russia. La cosa più sorprendente è che BG [Brittney Griner] non è qui. Merita di essere libera»
Subito dopo il verdetto della Corte russa è arrivato anche un commento di Joe Biden, la cui amministrazione si trova sotto enormi pressioni per riportare negli Stati Uniti i cittadini americani detenuti in Russia. Queste le sue parole: «Oggi, la cittadina americana Brittney Griner ha ricevuto una condanna al carcere che è un altro promemoria di ciò che il mondo già sapeva: la Russia sta detenendo ingiustamente Brittney».
«È inaccettabile e chiedo alla Russia di rilasciarla immediatamente in modo che possa stare con sua moglie, i suoi cari, gli amici e le compagne di squadra»
I legali di Brittney Griner riportano che l’atleta e molto turbata e preoccupata per il futuro. In tutti gli Stati Uniti, e non solo, si sono già alzati appelli e campagne per spingere l’amministrazione Biden e il governo Putin a negoziare il suo rilascio.
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