L’omobitransgfobico governatore della Florida Ron DeSantis è in piena campagna elettorale in vista delle primarie del partito repubblicano, che lo vedranno sfidare l’ex mentore e ora acerrimo rivale Donald Trump. Chi vince le primarie dovrà poi sfidare il presidente uscente Joe Biden per la conquista della Casa Bianca.
We will not allow you to exploit the innocence of our children to advance your agenda.
When you come after our kids, we fight back.
We are no longer silent.
We are united.
We are Mamas for DeSantis.
…and we will elect @RonDeSantis President of the United States.
Join our… pic.twitter.com/jo6HUATaVa
— Casey DeSantis (@CaseyDeSantis) July 6, 2023
Se le politiche omobitransfobiche del 44enne di origini italoamericane Ron DeSantis sono tristemente famose, il primo video ‘elettorale’ condiviso da sua moglie Casey ha sconvolto l’America, dividendo ulteriormente il Paese. Perché estremo, violento, minatorio e sfacciatamente omobitransfobico.
L’obiettivo dichiarato del video è quello di “proteggere i bambini dai gay“.
“In America, abbiamo sopportato abbastanza“, tuona Casey. “Siamo stati costretti al silenzio, alla conformità, ci è stato detto che dobbiamo fidarci della scienza. Ci è stato detto che dobbiamo negare la verità, fare marcia indietro e guardare dall’altra parte. “Ma ora basta”, continua la donna. “Quando date la caccia ai nostri figli, noi reagiamo. Perché non c’è niente che non potremmo fare per proteggere i nostri figli“.
Casey ha giurato che se suo marito Ron verrà eletto proibirà l’insegnamento della Critical Race Theory nelle scuole e vieterà finanziamenti di qualunque tipo per iniziative legate alla diversità e all’inclusione.
Lo sconcertante video include immagini dei Pride. In una di queste i partecipanti del New York Pride cantato sarcasticamente “Siamo qui, siamo queer e stiamo venendo per i vostri figli“, come risposta all’aumento della retorica anti-drag, anti-trans e anti-LGBTQ+ che vorrebbe le persone LGBTQ+ “adescare” i bambini. Casey DeSantis non ha chiaramente colto il sarcasmo, leggendola come una minaccia reale, concreta.
Casey ha lanciato il gruppo Mamas For DeSantis in Florida, prima delle elezioni governative del 2022, rivinte da suo marito. Questa settimana ha annunciato formalmente che il gruppo si espanderà a livello nazionale, per aiutare la campagna presidenziale di Ron. Nel dubbio, la donna cavalca e alimenta l’odio nei confronti delle persone LGBTQIA+, schermandosi dietro i più piccoli. “Non vi permetteremo di sfruttare l’innocenza dei nostri figli per portare avanti la vostra agenda“, tuona mrs. DeSantis, convinta che con suo marito alla Casa Bianca le atlete trans verranno bandite dagli sport agonistici, come avvenuto in Florida, e con la tristemente famosa Don’t Say Gay ampliata a livello nazionale, in modo da vietare qualsivoglia argomento LGBTQIA+ nelle scuole d’America.
Questi 150 secondi video hanno sconvolto anche gli analisti politici, che l’hanno ritenuto troppo estremo, troppo violento. Anche alcuni repubblicani ne hanno preso le distanze. Una lunga campagna quasi tutta centrata sull’omobitransfobia che non starebbe dando i suoi frutti.
L’ultimo sondaggio pubblicato da Echelonin Insights vede Trump al 49% e DeSantis al 16%. Segue il 3° candidato repubblicano Vivek Ramaswamy al 10%. Se Trump, che è già stato il presidente più omobitransfobico di sempre, dovesse far suo il ticket repubblicano, i sondaggi vedono vincente Joe Biden. Di nuovo, come nel 2020. Se invece alle primarie republicane dovesse spuntarla Ron DeSantis, quest’ultimo potrebbe riuscire a battere il presidente democratico. Puntando a realizzare un’agenda politica che trasuda odio.
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