Francesca Pascale, showgirl, ex compagna di Silvio Berlusconi, ha dimostrato tutta la sua delusione nei confronti della Chiesa, dopo la nota in cui la Santa Sede richiedeva modifiche al ddl Zan. E avrebbe già avviato le pratiche per sbattezzarsi.
La 36enne da anni ormai si è posta dalla parte della comunità LGBT, e già ad aprile e a maggio era intervenuta a sostegno proprio della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo. Ora, in un’intervista a Repubblica, ha anche espresso la sua volontà di sbattezzarsi, per la delusione che sta provando, da persone credente quale è.
Sono pronta a ‘sbattezzarmi’: resto credente, ma una Chiesa che discrimina gli omosessuali e che fa ingerenza politica sul ddl Zan, mi ha deluso.
Lo sbattezzo è per me un atto nei confronti di quella Chiesa che dimentica il Vangelo. Il Vaticano dovrebbe fare una rivoluzione, se non vuole perdere fedeli.
E in tema di diritti civili, Francesca Pascale dimostra di pensare con la sua testa:
Berlusconi è arrabbiato con me per la posizione sul ddl Zan e perché vado ai Pride. Mi chiede: perché? Io gli rispondo: perché ci credo. Questa volta non sono d’accordo con lui e spero cambi idea.
Francesca Pascale anche contro Forza Italia
Nella sua intervista, Pascale punta il dito anche verso Forza Italia, che ieri a presentato ben 160 emendamenti. Insieme a Italia Viva, Fratelli d’Italia e Lega, contro il ddl Zan sono arrivati circa 1000 emendamenti, fatto che porterà sicuramente a un slittamento dei lavori al prossimo autunno.
Pascale spera anche che i senatori di Forza Italia ripensino la loro posizione sul voto, al momento ovviamente contrario.
Almeno la metà dell’elettorato forzista la pensa come me, come Elio Vito, Stefania Prestigiacomo, Renata Polverini e gli altri che alla Camera hanno già votato a favore e come Barbara Masini che al Senato si appresta a farlo.
Masini in aula ha fatto coming out. Però l’altra cosa che mi dispiace è che si pensi debbano votare pro ddl Zan gli interessati, gli omosessuali. Questa è una legge che devono votare tutte le persone perbene. Mi dà amarezza una politica che non si assume la responsabilità neppure davanti alle aggressioni verso gli omosessuali.
E ribadisce il suo pieno appoggio al testo
Pascale conferma la sua approvazione:
Per me il ddl Zan può e deve essere approvato così com’è. Non capisco timori e argomenti utilizzati contro. Sono assurdi. Penso anzi che il ddl Zan andrebbe approvato all’unanimità, senza distinzioni di partito.
Come si possono avere colori politici sui diritti umani? Mi dispiace vedere lo scontro tra i partiti su un tema come l’omofobia: lo trovo degradante per la politica. E mi auguro, soprattutto se ci fosse un rinvio della discussione a settembre, che il ddl Zan non diventi motivo di campagna elettorale sulla pelle delle persone e alle spalle della comunità Lgbt che aspetta una legge da decenni.
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cara Pascale, io tuo Berlusca è notoriamente omofobo, lo ha dimostrato 1000 volte. che speravi che cambiava idea per delle libertà? a lui interessano solo le sue, libertà di evadere le tasse, di fare il “pedofilo”, di trombare qualunque patata che respira. ma non gli si è ancora seccato?