Nel pieno del dibattito sul DDL Zan, tornato centrale dopo le richieste di modifiche presentate da Italia Viva, Roberto Fico, terza più importante carica della Repubblica Italiana in quanto presidente della Camera dei Deputati, è tornato a chiederne la rapida apporvazione.
Nel celebrare il Napoli Pride andato in scena nel weekend, Fico ha ricordato come sia “necessario intensificare l’azione di contrasto ai pregiudizi sociali e promuovere i diritti civili delle persone LGBTI”.
“Dobbiamo infatti prendere atto che nonostante i passi in avanti compiuti negli ultimi anni persistono nei confronti delle persone LGBTI preconcetti diffusi, discriminazioni e fenomeni di odio intollerabili“, ha continuato il deputato 5 Stelle. “I diritti della persona non possono essere oggetto di una contesa tra fazioni contrapposte, in quanto parte integrante, per loro stessa natura, del perimetro fisiologico della democrazia. Negare quei diritti per pregiudizio e intolleranza, o in nome di una diversa visione morale è qualcosa che fa vacillare, sin nelle sue fondamenta, lo Stato di diritto, le sue ragioni di giustizia e di eguaglianza civile; soprattutto umilia e vanifica le lotte civili che sono state faticosamente compiute per riscattare l’individuo da soprusi e discriminazioni di ogni forma e natura“.
“Dobbiamo sentirci tutti parte di una comunità la cui unica vera priorità è quella di convivere in una società realmente inclusiva e coesa, in cui sia garantito a ciascuno il proprio spazio, il diritto di essere sé stesso e di operare le proprie scelte, senza per questo essere additato, deriso o emarginato“, ha continuato il presidente della Camera. “Un contributo in questa direzione può essere fornito dalla proposta di legge, già approvata in prima lettura alla Camera e ora all’esame del Senato, per il contrasto dell’omofobia. Un provvedimento che interviene su questioni di grande rilevanza e delicatezza. E intorno al quale c’è un grande dibattito pubblico. L’auspicio è quello di arrivare presto a un risultato condiviso, tutelando chi è vittima di discriminazione. La storia ci insegna quanto l’odio e la paura per il diverso siano sempre alla radice delle peggiori degenerazioni dell’umanità. Di fronte a tutto questo c’è un’unica, irrinunciabile, scelta di campo: contrastare, in ogni circostanza, violenza, intolleranza, negazione dell’altro“.
Parole chiare, che Fico aveva già pubblicamente dichiarato in passato. Stride invece il silenzio della 2a carica più alta dello Stato, ovvero la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, ad oggi mai intervenuta pubblicamente sull’argomento.
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