Don’t Worry Darling con Harry Styles, recensione. Il villaggio delle mogli Imperfette

Thriller trainato da infinite polemiche promozionali e produttive tra i protagonisti. Ma al di là del gossip, com'è Don’t Worry Darling?

ascolta:
0:00
-
0:00
Don’t Worry Darling con Harry Styles, recensione. Il villaggio delle mogli Imperfette - Dont Worry Darling - Gay.it
3 min. di lettura

Doveva essere l’evento di Venezia 79, anche se fuori concorso, ma alla fine Don’t Worry Darling si è trasformato in una sorta di incubo promozionale. Da settimane non si parla d’altro dei presunti attriti tra Florence Pugh e Olivia Wilde, regista nonché co-protagonista e compagna di Harry Styles, chiamato a produzione avviata in sostituzione di Shia LaBeouf, che leggenda narra sarebbe stato licenziato da Olivia per il suo ‘medoto recitativo’, a suo dire un po’ troppo irruento. LaBeouf, dal canto suo, ha sottolineato di essersene andato spontaneamente dal set perché non si provava abbastanza, mentre Pugh ha replicato stizzita ad Olivia, a suo dire un po’ troppo concentrata nell’etichettare l’intera operazione come un thriller ‘erotico’, con scene di sesso che ad Hollywood non si vedevano da tempo.

Presentato in anteprima mondiale alla 79esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Don’t Worry Darling ha così visto Florence Pugh, Olivia Wilde e “l’uomo più desiderato del mondo” Harry Styles sul red carpet del Lido, ma senza Pugh in conferenza stampa. E non è finita qui, perché secondo The Wrap Florence non presenzierà ad alcun tipo di anteprima del film, nè rilascierà ulteriori dichiarazioni. Colpo di scena a dir poco clamoroso, perché l’ex Lady Macbeth è l’indiscussa protagonista del film, che ruota unicamente attorno alla sua performance.

Ma al termine di questo circo che da settimane appassiona le riviste di settore, com’è Don’t Worry Darling? Nelle sale d’Italia dal 22 settembre prossimo, l’opera seconda di Wilde è un ambizioso thriller psicologico produttivamente parlando abbagliante, ma con limiti di non poco conto sul fronte puramente narrativo.

Alice e Jack vivono nella comunità idealizzata di Victory, sperimentale città aziendale anni ’50 che ospita gli uomini che lavorano ad un progetto top-secret insieme alle rispettive mogli. Mentre i mariti trascorrono ogni giorno all’interno del quartier generale del Victory Project, portando avanti lo sviluppo di misteriosi “materiali avanzati” ideati dal mistico Chris Pine, le loro mogli trascorrono il tempo libero in totale relax, tra lusso e dissolutezza. Una vita apparentemente perfetta, da sogno, tra abiti da urlo, auto di lusso, case meravigliosamente arredate nel nulla del deserto, fiumi di alcool e cibo di qualità, in cambio di discrezione e impegno indiscusso per la causa di Victory. Ma non è tutto oro quel che luccica, perché dietro quel Paradiso si nasconde una verità da incubo…

Ci sono La fabbrica delle mogli di Ira Levin, Philip K. Dick e spruzzate di M. Night Shyamalan in Don’t Worry Darling di Olivia Wilde, chiamata a bissare l’inatteso successo di critica ottenuto con il delizioso Booksmart. Sceneggiata da Katie Silberman, la pellicola Warner è visivamente parlando abbagliante e avvincente, con Styles bellissima e particolarmente inutile statuina al fianco di Pugh e Wilde. Il personaggio di Harry è secondario sia da un punto di vista narrativo che interpretativo, puro e semplice strumento sessuale ampiamente oscurato da una Pugh dalle mille ansie, al cospetto di un thriller tutto o quasi legato ad un presunto colpo di scena che a mezz’ora dalla fine è chiamato a ricucire i tanti fili disseminati da Wilde e Silberman.

Riuncereste all’amore assoluto, al partner perfetto, ad una vita da applausi condita da ricchezza e soddisfazioni personali? Domande che regista e sceneggiatrice disseminano lungo  un’opera che lentamente abbraccia azione e tensione, con il battente montaggio di Affonso Gonçalves e l’incessante colonna sonora di John Powell e Randall Poster ad alimentare inquietudini e curiosità nei confronti di uno script che colleziona misteri e domande irrisolte.   Tante, troppe, a tal punto da faticare a soddisfare pienamente uno spettatore inevitabilmente assetato di verità, possibilmente complete, credibili e inattaccabili, dopo 90 minuti passati a digerire enigmi. Ed è qui che Don’t Worry Darling barcolla, al cospetto di una ‘soluzione’ un po’ troppo sbrigativa e tendenzialmente deludente, nonché già vista altrove e per questo abbondantemente prevedibile.

Ma dietro le baruffe promozionali, la sola apparente originalità e gli inciampi narrativi si cela una regista, Olivia Wilde, che ha ancora una volta confermato le proprie qualità, dirigendo con capacità  un thriller vecchio stampo che passerà alla storia solo e soltanto per aver scritto la parola fine alla sua relazione con Jason Sudeikis e dato il via alla storia d’amore con Harry Styles.  Molto semplicemente,  il Mr. & Mrs. Smith degli anni ’20.

Voto: 6

 

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

Tommy Dorfman ha sposato l'amata Elise: "Celebriamo l'amore trans e queer con il mondo" - Tommy Dorfman ha sposato lamata Elise - Gay.it

Tommy Dorfman ha sposato l’amata Elise: “Celebriamo l’amore trans e queer con il mondo”

Culture - Redazione 6.5.24
Unione Europea Diritti Transgender

L’Unione Europea verso il riconoscimento del cambio di genere in tutti gli Stati membri

News - Francesca Di Feo 7.5.24
Tiziano Ferro: "Perdono Mara ma deve fare mea culpa. Mi ferisce che vengano negati i diritti ai miei figli" - Tiziano Ferro - Gay.it

Tiziano Ferro: “Perdono Mara ma deve fare mea culpa. Mi ferisce che vengano negati i diritti ai miei figli”

Musica - Redazione 8.5.24
Russia, banditi i primi "libri LGBT". Vietati Michael Cunningham, James Baldwin e Vladimir Sorokin - vladimir putin 1 - Gay.it

Russia, banditi i primi “libri LGBT”. Vietati Michael Cunningham, James Baldwin e Vladimir Sorokin

News - Redazione 7.5.24
Eurovision 2024, prima semifinale da urlo. Trionfo queer tra Grindr, Orgoglio e senso dello spettacolo (VIDEO) - persona non binaria in rappresentanza dellIrlanda ha vestito i colori della bandiera transgender dopo aver - Gay.it

Eurovision 2024, prima semifinale da urlo. Trionfo queer tra Grindr, Orgoglio e senso dello spettacolo (VIDEO)

Culture - Federico Boni 8.5.24
Those About To Die, arriva la serie di Roland Emmerich ambientata nell'omoerotica Antica Roma - Those About To Die arriva la serie di Roland Emmerich ambientata nellomoerotica Antica Roma - Gay.it

Those About To Die, arriva la serie di Roland Emmerich ambientata nell’omoerotica Antica Roma

Serie Tv - Redazione 8.5.24

Leggere fa bene

We Are the World, l'imperdibile doc Netflix che racconta la notte che ha cambiato il pop - The Greatest Night in Pop A2021 2 4 462 1a 001 - Gay.it

We Are the World, l’imperdibile doc Netflix che racconta la notte che ha cambiato il pop

Cinema - Federico Boni 1.2.24
20.000 specie di Api, recensione. Tra identità, corpo e genere, tu chiamala con il suo vero nome - AH 20000speciediapi foto3 - Gay.it

20.000 specie di Api, recensione. Tra identità, corpo e genere, tu chiamala con il suo vero nome

Cinema - Federico Boni 7.12.23
Close to You, recensione. Il ritorno di Elliot Page, tanto atteso quanto deludente - close to you 01 - Gay.it

Close to You, recensione. Il ritorno di Elliot Page, tanto atteso quanto deludente

Cinema - Federico Boni 19.4.24
Back to Black, recensione del biopic su Amy Winehouse. Il ricordo di un'icona sconfitta dall'amore - BackToBlack2024 - Gay.it

Back to Black, recensione del biopic su Amy Winehouse. Il ricordo di un’icona sconfitta dall’amore

Cinema - Federico Boni 11.4.24
"Duino" inaugura il Lovers 2024, recensione. L'indimenticato e irripetibile primo amore - OFF Duino 06 - Gay.it

“Duino” inaugura il Lovers 2024, recensione. L’indimenticato e irripetibile primo amore

Cinema - Federico Boni 17.4.24
Lil Nas X: Long Live Montero, recensione. Essere icona queer, orgogliosa e rivoluzionaria - Lil Nas X - Gay.it

Lil Nas X: Long Live Montero, recensione. Essere icona queer, orgogliosa e rivoluzionaria

Cinema - Federico Boni 22.4.24
A Norma, storia di una sex worker trans peruviana tra desideri, aspettative e pregiudizi - Carlotta Cosmai a norma 2 - Gay.it

A Norma, storia di una sex worker trans peruviana tra desideri, aspettative e pregiudizi

Cinema - Federico Boni 21.11.23
Passages, tossicità relazionale e fluidità d’amore nella nuova meraviglia di Ira Sachs - Passages - Gay.it

Passages, tossicità relazionale e fluidità d’amore nella nuova meraviglia di Ira Sachs

Cinema - Federico Boni 24.11.23