Uno spot a dir poco attuale, quello premiato a Milano giovedì sera con il riconoscimento dei Giovani Leoni 2023. Realizzato in appena 48 ore, lo spot racconta in modo creativo un’anomalia tutta italiana: la mancanza di diritti per i figli e le figlie delle Famiglie Arcobaleno.
Lo spot è ambientato sul set di un film, all’interno di una scuola. Dietro le quinte la giovane protagonista chiede lumi sul proprio personaggio. “Io sono a scuola giusto? Vado dalla maestra e dico, “ho mal di pancia!”. Come mai non chiedo di farmi venire a prendere da papà?”.
E qui lo sceneggiatore spiega alla piccola Martina. “In questo momento della storia il tuo papà è a Parigi”.
“Sì ho letto lo script”, replica la bimba indispettita. “E perché non chiama l’altro papà?”.
“Perché l’altro papà è un uomo”, sottolinea lo sceneggiatore. “Non ti seguo, e quindi?”.
“E quindi non può venirti a prendere a scuola”.
“Scusa e perché, non è mio padre?”.
“Sì lui è tuo padre ma tecnicamente tu non sei sua figlia”.
“Scusa ma in che senso?”.
“Scusami, forse ti sei persa che il film è ambientato in Italia”. “Aaaaaaaah“, la replica definitiva della piccola Martina.
“Change the Script” il messaggio finale dello spot, con richiesta di firmare la petizione di Famiglie Arcobaleno a sostegno dei diritti delle coppie omogenitoriali. Il delizioso corto è stato realizzato da ADCI – Art Directors Club Italiano, con autori Salvatore Di Paola e Nicolò Cuccì.
Lo spot arriva al termine di un un mese che ha visto le Famiglie Arcobaleno al centro del dibattito politico a causa dei continui attacchi del Governo Meloni. L’UE ha ieri condannato l’Italia per lo stop imposto alla registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali, con sette sindaci che hanno chiesto alla premier e al ministro Piantedosi di intervenire urgentemente, affinché simile discriminazione possa essere finalmente archiviata. Nel frattempo i dibattiti tv sono segnati dalla disinformazione, i tg censurano determinate notizie e le piazze d’Italia sono tornate a riempirsi, in attesa dell’evento di maggio che vedrà i primi cittadini del Bel Paese ritrovarsi a Torino.
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