La storia degli Stati Uniti è costellata di circostanze in cui le minoranze etniche e sociali hanno dovuto escogitare stratagemmi per sfuggire alle leggi emanate contro la loro esistenza. Dal XIX secolo, era la Ferrovia sotterranea – una rete di itinerari e luoghi sicuri – che permetteva agli schiavi afroamericani di fuggire negli Stati liberi e in Canada per sottrarsi alla segregazione razziale. oggi esiste un’altra, virtuale, “ferrovia”, che un agente immobiliare del Texas ha ideato visti i recenti sviluppi in termini di diritti sociali negli States.
Il suo nome è Bob McCranie, vive in Texas con il suo compagno e ha fatto coming out come uomo gay nel 1992. Nel 2009 ha fondato la Texas Pride Realty, un’agenzia immobiliare con target le persone LGBTQ+ in cerca di una casa perché, come racconta ricordando la sua esperienza, spesso l’essere queer è una discriminante quando si tratta dell’acquisto o dell’affitto di una nuova dimora.
Il Texas è sotto il dominio repubblicano dal 1994 e non c’è bisogno di tornare a sottolineare tutte le leggi anti-LGBT e contro le donne che negli ultimi mesi sono state promulgate dal suo attuale governatore, Greg Abbott. Dall’iniziativa di indagare le famiglie degli adolescenti trans* e i sanitari che li assistono fino alla legge sull’aborto che permette di denunciare chiunque si sposti in un altro Stato per abortire. La situazione, come ben sappiamo è critica.
La revoca del diritto all’aborto con la cancellazione di Roe vs. Wade ha alzato i timori che potesse costituire un precedente per la Corte Suprema, che avrebbe così modo di attaccare altri traguardi come la legalizzazione del matrimonio gay o Lawrence vs. Texas, la sentenza che eliminò il reato di sodomia nel 2003. È stato proprio il Procuratore Generale del Texas, Ken Paxton, a dichiarare che, se la Corte consentirà di impugnare la sentenza, sarà il primo a difendere la reintroduzione del reato di sodomia.
Quarant’anni dopo il suo coming out, Bob rischia di vedere la sua comunità tornare ad essere illegale. Insieme a questo, dopo la decisione della Corte Suprema, ha iniziato a ricevere messaggi di persone LGBTQ+ da altri Stati in cui sentivano che la loro vita era in pericolo e messaggi di agenzia situate negli Stati che difendono i diritti LGBTQ+ disponibili ad aiutare queste persone. È nata così l’idea di Flee Texas, un’iniziativa per aiutare le persone queer a vendere le proprie proprietà in Texas e trasferirsi in Stati più sicuri.
Poco dopo è stata rinominata Flee Red States e si è trasformata in una rete di agenzie immobiliari e centri di assistenza per aiutare le donne e le persone queer a fuggire dai cosiddetti Stati rossi, quelli cioè governati dai repubblicani, e trasferirsi in quei luoghi dove i loro diritti, per ora, non sono in pericolo.
«Se torniamo a essere persone illegali, le leggi sulla sodomia sono state utilizzate per negarci casa e lavoro, cosa succederà per la proprietà della casa?»
Il rischio che Bob McCranie vede sempre più vicino è quello di un’inflazione del mercato immobiliare su basi discriminatorie. Se un acquirente si accorge che i proprietari di una casa in vendita sono queer, potrebbe pensare di riuscire a ottenere l’immobile per un prezzo più basso, specie se le leggi in vigore dovessero rendere la situazione per loro invivibile e quindi disperate per lasciare la propria abitazione.
«Non sto cercando di vivere in questo mondo distopico ma non posso non vederlo, perché una cosa tira l’altra»
Quella che Bob definisce una “ferrovia fuori terra”, con un chiaro riferimento alla Ferrovia sotterranea risalente all’epoca dello schiavismo, è allo stesso tempo necessaria e terrificante. In un periodo storico in cui gli attacchi alla comunità LGBTQ+ e ai diritti delle donne negli Stati Uniti non sembrano volersi fermare, il dover ricorrere a sotterfugi di questo genere ha un sapore di fantascienza e distopia che mai avremmo voluto veder diventare realtà.
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