Madonna e il celebre discorso contro lo stigma
Madonna si è sempre spesa in prima persona dinanzi alla piaga dell’AIDS, avendo perso amici, colleghi, ballerini con cui ha condiviso i palchi di mezzo mondo. È di questi giorni la notizia della re-edition del libro Sex, la cui raccolta sarà devoluta anche ai bambini orfani di AIDS in Africa. Ma Ciccone fu pioniera in questa battaglia fin dall’inizio. Nel 1991 la popstar scrisse di proprio pugno una lettera per l’AmFAR Aids Campaign, pubblicata dal magazine Billboard.
All’epoca si rumoreggiava che la popstar avesse contratto il virus dell’Hiv. Madonna si presentò sul palco dell’AmFAR Aids Campaign, dando vita ad un celebre discorso: “Non sono sieropositiva. Ma anche se lo fossi? Avrei più paura di come la società mi tratterebbe perché malata che della malattia stessa”. “Mi è recentemente venuto in mente che ciò che è ancora più grande dell’epidemia dell’AIDS, ciò che è ancora più spaventoso, è la paura che questa piaga ha generato. Quello che stanno affrontando è reale. E se possiamo imparare ad affrontare la realtà e possiamo imparare ad affrontare le nostre paure, allora spero che riusciremo a sconfiggere questa malattia“.
Nel 1992 Madonna scrisse e cantò In This Life come omaggio al suo migliore amico e compagno di stanza Martin Burgoyne, morto di AIDS nel 1986 all’età di 23 anni. Keith Haring, altro suo amico, morì quattro anni dopo, all’età di 31 anni, dopo aver dipinto gli abiti di Madonna. Il leggendario fotografo Herb Ritts – morto di AIDS nel 2002 – realizzò invece l’indimenticabile copertina dell’album del 1986 True Blue, dirigendo il video di Cherish.