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La Royal Air Force inglese accusata di aver “torturato” un militare perché gay

“Ci sono almeno quattro persone che conosco che hanno vissuto una cosa simile e sfortunatamente si sono impiccate. E voglio giustizia anche per loro”.

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Un ex militare della Royal Air Force, aeronautica militare del Regno Unito e parte integrante delle forze armate del Regno Unito, ha affermato pubblicamente di essere stato torturato in quanto gay 40 anni or sono. Simon Hinchley-Robson entrò nel 1980 nella RAF. Nel 1986 lavorava come cuoco, nel Pembrokeshire, quando si è ammalato. Gli venne diagnosticata la febbre ghiandolare, perse improvvisamente molti kg. Erano gli anni dell’incubo chiamato AIDS e Simon chiese di fare il test per l’hiv. Tanto bastò per essere etichettato come omosessuale dalla RAF, anche perché nel Regno Unito fino al 2000 alle persone queer è stato vietato prestare servizio nelle forze armate. Ed è qui che iniziò il suo incubo.

Hinchley-Robson è stato arrestato dalla polizia della RAF dopo essere stato dimesso da un ospedale civile. Quella che è seguita, secondo una testimonianza letta in suo nome in parlamento dal parlamentare Clive Efford la scorsa settimana, è stata “l’esperienza più orrenda e terribile che nessuno dovrebbe mai sopportare“.

Hinchley-Robson ha denunciato di essere stato rinchiuso in una stanza degli interrogatori per quattro giorni. Qui avrebbe subito “una forma di tortura” in quanto gay. “Mi è stato negato il cibo, mi è stato negato il sonno e mi hanno dato solo piccole quantità di acqua. Sono stato immediatamente perquisito, mi hanno chiesto di spogliarmi e perquisito internamente”. “Hanno detto che questa era la procedura”. Hinchley-Robson afferma che gli venne chiesto di nominare qualsiasi altra persona di servizio con cui avesse avuto una relazione.

Quando ha rifiutato, “è stato stuprato” con le dita dai medici. Ogni quattro ore arrivava un cambio di turno per coloro che lo interrogavano, il che significava una nuova ispezione anale. All’epoca Simon aveva 21 anni e perse la pensione delle forze armate. Il governo inglese ha oggi invitato Hinchley-Robson a presentare domanda per il ripristino della pensione, precisando come le forze armate di oggi siano un luogo più accogliente.

Tutto quello che volevo era il ripristino della mia pensione“, ha confessato Simon. “Non cercavo chissà quali cifre o cose del genere. Ci sono così tante persone che avranno vissuto esattamente quello che ho vissuto io. Ci sono almeno quattro persone che conosco, da Gibilterra fino al Regno Unito, che hanno vissuto una cosa simile e sfortunatamente si sono impiccate. E voglio giustizia anche per loro”. “Anche se dicono che puoi essere dichiarato nelle forze armate, sarebbe comunque complicato se entrassi in un ufficio di reclutamento dell’esercito o nei marines e dicessi ‘tra l’altro sono gay, voglio unirmi a voi’. Farebbero tutto il possibile per impedirlo”.

Hinchley-Robson non è l’unico ex militare della RAF che si è fatto avanti denunciando l’omofobia vissuta in servizio. David Bonney, veterano della RAF, è stato incarcerato nel 1993 per aver avuto una “breve relazione” con un altro uomo. Fino alla revoca del divieto nel gennaio 2000, chiunque fosse ritenuto omosessuale nell’esercito veniva congedato con disonore e poteva essere incarcerato fino a sei mesi. Bonney è stato uno degli ultimi militari dell’esercito britannico ad essere spedito in carcere per la sua sessualità ai sensi di questa legge.

Nel febbraio scorso, il governo inglese ha annunciato l’intenzione di restituire le medaglie tolte ai veterani  in quanto gay o trans. Più recentemente si è deciso di ampliare ulteriormente la cosiddetta ‘legge di Turing‘, che andrà a ripulire le fedine penali di tutte quelle persone nei decenni passate processate e condannate in quanto omosessuali.

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