Un’altra sfilata di Prada, un’altra sorpresa.
Dopo gli adorabili pra-daddies Kyle MacLachlan e Jeff Goldblum dello scorso mese, Miuccia Prada e il direttore co-creativo Raf Simons ci hanno riservato una nuova gioia: Hunter Schafer ha chiuso la sfilata autunno-inverno, al secondo giorno di Milano Fashion Week.
Canotta bianca, gonna midi decorata con velo trasparente, capelli leccati, e quello sguardo che ci trafigge ogni singola volta.
L’attrice e modella transgender aveva già postato nelle ultime 24 ore delle stories in terra meneghina, per poi sorprendere chiunque attraversando la passerella questo mercoledì pomeriggio. Schafer ha rappresentato Prada già l’anno scorso, come volto della borsa Galleria, accompagnata da un favoloso spot diretto da Xavier Dolan.
Tuttə la amano perché scinde ogni barriera, di genere o espressione personale, con una personalità e un carisma così vibranti che la rendono irresistibile agli occhi del pubblico o dei brand più famosi.
Una presenza magnetica, determinata anche da un’onestà libera e sensibile ai temi cari alle nuove generazioni, dall’identità di genere alla salute mentale.
In questi giorni l’attrice di Euphoria ha anche posato in topless per il nuovo numero di i-D, dove ha anche parlato dell’importanza del coming out e di quanto il suo personaggio Jules Vaughn sia stato fondamentale per la propria crescita personale: nel 2021, Schafer è stata anche sceneggiatrice dell’episodio speciale F*ck Anyone Who’s Not a Sea Blob, che è diventato per lei “un’ancora di salvezza“.
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“Nell’estate del 2020 ero davvero in un cazzo di buco nero” ha raccontato l’attrice a i-D “Stavo probabilmente uscendo dalla peggiore depressione mai vissuta, e necessitavo uno spazio dove riporre tutte quelle energie“.
L’intero episodio, difatti, appare come una parentesi separata dal mondo di Euphoria, uno spin-off osservato attraverso una lente nuova e sensibile, con dei livelli d’intimità che la serie non ha mai più raggiunto (neanche in questa seconda stagione).
Una parentesi in cui Schafer ha avuto anche modo di mettere molto del proprio vissuto: “È la storia di una ragazza transgender di diciassette anni, che sta ancora cercando di capire chi è, sta ancora avendo un discutendo con il suo lato queer, cosa significa per lei essere trans“.
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