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Nicholas Yatromanolakis, al ministro greco avevano detto di non candidarsi perché gay

Yatromanolakis ha dovuto sopportare per anni i sorrisini di colleghi e collaboratori, oltre alle richieste di rimanere in silenzio, tacendo la propria omosessualità.

nicholas Yatromanolakis
2 min. di lettura

Nicholas Yatromanolakis è finito sulle prime pagine per essere passato alla storia come il primo ministro gay nella storia della Grecia. Ma nessuno, nemmeno lui, avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato a ricoprire questo incarico.

Anzi, al neo ministro 45enne avevano detto che poteva aspirare al massimo a un ruolo di consulenza politica, per via del suo orientamento sessuale. Impossibile, quindi, per una persona omosessuale ricoprire un incarico di governo, in un Paese che nel 2016 ha guadagnato il quinto posto (su 50) nella classifica dei diritti LGBT (relazione ILGA-Europe del 2016).

Nicholas Yatromanolakis: “fare silenzio e sorrisi condiscendenti”

In un’intervista a Thomson Reuters Foundation, il ministro Nicholas Yatromanolakis ha affermato di aver dovuto sopportare per anni dei sorrisini da parte di colleghi e collaboratori, oltre alle richieste di rimanere in silenzio, solo per non essere visto come il politico che ha manifestato apertamente la propria omosessualità, come se fosse un fatto da nascondere.

Tutte le persone LGBT + a un certo punto della loro vita hanno dovuto lavorare in ambienti che non erano del tutto favorevoli o non comprendevano chi fossero. Non puoi lasciarti disturbare, perché è la tua vita … e devi fare quello che credi sia la cosa giusta.

Per molto tempo … ho sentito di dover scegliere e che c’erano identità che non avrebbero mai potuto essere compatibili tra loro.

Ma a lui, non importa essere un pioniere LGBT

Ma se Nicholas Yatromanolakis vive la sua omosessualità senza problemi, non accetta di essere conosciuto solo come il primo ministro gay della storia greca. Non intende essere un pioniere LGBT, ma è contento di ricoprire quel posto all’interno del governo, perché mai prima d’ora c’era stato un ministro apertamente gay.

Di conseguenza, anche se non era previsto, spera che oltre al suo ruolo di ministro per la cultura possa essere anche un esempio da seguire per tutti coloro che hanno ancora problemi con la loro sessualità, perché come a lui avevano ordinato semplicemente di “stare in silenzio“.

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