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Miss Italia è solo per chi nata donna? Federico Barbarossa, ragazzo trans, sfida Mirigliani e si iscrive al concorso

Un vero e proprio colpo di genio per smontare la retorica transfobica delle ultime due settimane.

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Miss Italia è solo per chi nata donna? Federico Barbarossa, ragazzo trans, sfida Mirigliani e si iscrive al concorso - Federico Barbarossa - Gay.it
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Nei giorni scorsi Patrizia Mirigliani, patron di Miss Italia, ha più volte ribadito che solo chi è nata biologicamente donna può iscriversi al concorso. Questo dice il regolamento dal lontano 1947.

Parole che hanno spalancato le porte ad un dibattito quanto mai attuale, rilanciato dalla recente elezione a Miss Olanda di Rikkie Valerie Kollé, modella e attrice transgender di 22 anni. Facendo riferimento proprio alle parole di Mirigliani sullo storico regolamento di Miss Italia, il colpo di genio è venuto a Federico Barbarossa, ragazzo trans che all’anagrafe è ancora registrato con il deadname. Il giovane, regolamento alla mano, si è così iscritto a Miss Italia.

Attivista dell’associazione MIXED Lgbtqia+ di Bari, Federico ha lanciato una provocazione che è presto diventata virale: “Quando ho sentito parlare dell’assurdo regolamento mi è venuto spontaneo!”, ha dichiarato Barbarossa. “Sono stato assegnato al genere femminile alla nascita ma mi sono sempre sentito un ragazzo“.

Un gesto di scherno in segno di protesta per dimostrare che il genere è un costrutto sociale, che la biologia non ci definisce e che la presa di posizione di Mirigliani si dimostra non in linea con i tempo come forse lo è il suo concorso“, hanno precisato da MiXED lgbtqia+. “Ma ogni donna dovrebbe poter decidere liberamente d icandidarsi ad essere la più bella d’Italia, se lo ritiene, senza lasciare che qualcuno la discrimini in quanto donna trans“.

Auspichiamo – hanno concluso da MiXED lgbtqia+ – che il gesto susciti il clamore mediatico che serve per rimettere al centro questi temi. E che tante altre persone “donne alla nascita” si iscrivano in massa al concorso per prendersi beffa di queste posizioni fuori dal tempo, al di sopra dalla legge italiana (che comunque è una legge del 1982)”.

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