Questa mattina al liceo Cavour di Roma una professoressa di religione avrebbe interrotto l’azione del3 student3 volta a dar visibilità alle persone transgender in occasione del TDOV, giornata internazionale della visibilità transgender, riducendo a pezzi un cartello dove c’era scritto “Carriere Alias in ogni Scuola“.
A darne notizia la Rete Studenti Medi Roma Centro. La dirigente scolastica, dopo aver appreso quanto accaduto, avrebbe ripreso gli studenti e non la professoressa, perché i loro cartelli non erano stati autorizzati.
La settimana scorsa, davanti ad alcune scuole del centro di Roma, sono state invece trovate scritte e messaggi transfobici a coprire i manifesti della manifestazione di domani, alle 14.00 a piazza Esquilino, organizzata dal Coordinamento Trans Day Of Visibility di Roma.
“Si tratta di manifestazioni d’odio, che minacciano la libertà d’espressione e di essere sé stessə, espresse con modalità differenti ma con alla base la stessa transfobia“, denuncia la Rete Studenti Medi. “Il primo è il più raccapricciante, perché compiuto da una docente in una scuola. Il secondo un attacco vile, compiuto nell’oscurità della notte, in difesa del falso ideale di una dottrina eteronormativa e integralista cattolica. I diritti di un’intera comunità sono ogni giorno sotto attacco“.
Il Liceo Cavour, va ricordato, è proprio quello frequentato da Andrea, il ragazzo “dai pantaloni rosa” che nel 2012 si tolse la vita a causa dell’omofobia subita classe. Ed è anche il liceo frequentato da un altro Andrea, ragazzo trans a cui l’anno scorso fu negata la carriera alias, e da un altro ragazzo trans che alcuni mesi fa è stato umiliato e aggredito da un suo professore davanti a compagni e compagne, gridandogli “io davanti ho una donna”.
“Ancora più scandaloso è che avvengano dentro e fuori a una scuola pubblica, che dovrebbe essere luogo di accettazione e inclusione, dove tutt3 dovrebbero poter essere quello che sono“, hanno sottolineato dalla Rete Studenti Medi. “Anche per questo nell’ultimo anno abbiamo promosso l’approvazione delle Carriere Alias nelle scuole, affinché sia ufficiale il riconoscimento delle identità per l3 student3 che affrontano un percorso di affermazione di genere. Siamo al fianco delle persone Trans e della comunità LGBTQIA+, i crimini di odio transfobico sono una piaga sociale sempre più in espansione e che ora vede il tacito supporto di questo nuovo governo“.
“Quante violenze e quanti cadaveri servono per intervenire?“, si è domandato Pietro Turano, vicepresidente di Arcigay Roma e responsabile scuole dell’associazione che questa sera ricorderà al cinema Giulio Cesare di Roma Lucy Salani insieme a Vladmir Luxuria.
“Ogni giorno nelle scuole di Roma vengono adottate misure discriminatorie e repressive nei confronti di studenti LGBT+, anziché difendere la loro libertà di espressione. Questo è il risultato di un paese dove sono assenti tutele contro l’omotransfobia, stabilendosi in fondo a tutte le classifiche europee. Gli anni della scuola per me sono stati tremendi, ma immaginare di essere uno studente del Liceo Cavour è per me un incubo. Pretendiamo un altro genere di scuola. In un paese come l’Italia, dove rettificare i propri dati anagrafici risulta lungo e complesso, la carriera alias a scuola sarebbe il minimo sindacale per garantire la minima serenità agli studenti transgender, semplicemente rispettando il loro nome scelto in attesa dell’effettivo cambio anagrafico. Il ministro dell’istruzione Valditara ha dichiarato che non c’è spazio per le discriminazioni a scuola, ma non ha fatto nulla per evitare le infinite discriminazioni che avvengono ogni giorno negli istituti italiani. Questo silenzio uccide“.
A fine 2022 ProVita ha diffidato 150 scuole dall’utilizzo della Carriera Alias, chiedendo l’intervento del Ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara.
La “Carriera Alias“, lo ricordiamo, consente agli studenti trans* di cambiare nome e genere a scuola ancor prima dei 18 anni e di un eventuale compimento del percorso giuridico relativo al cambiamento ufficiale di sesso. Al di fuori dell’università o della scuola la carriera alias non ha alcun valore legale: non sostituisce un documento d’identità.
La Carriera Alias, che è in continuo perfezionamento, non è altro che un palliativo dinanzi alla legge 164 del 1982, un tempo pionieristica ma oggi, dopo 40 anni, chiaramente obsoleta.
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