La serie più vista e chiacchierata di questo inizio 2023. The Last of Us sta spopolando ovunque, con lə 19enne Bella Ramsey meravigliosa giovane protagonista al fianco di Pedro Pascal. In attesa che il suo personaggio faccia coming out come nel videogioco da cui è tratta la serie, abbiamo già potuto ammirare una puntata straordinariamente queer, la 3a, con la bellissima e struggente storia d’amore tra Bill (Nick Offerman) e Frank (Murray Bartlett) che ha fatto impazzire il mondo intero.
Omofobi compresi, a tal punto infastiditi da simile storyline da bombardare la serie con recensioni volutamente e gratuitamente negative su IMDB, Metacritic e Rotten Tomatoes.
Intervistata da GQ, Ramsey, che recentemente si è definitə non binaria, ha avvisato i telespettatori omotransfobici: “Non sono particolarmente in ansia per queste cose. So che le persone la penseranno come vogliono. Ma dovranno abituarsi. Se non volete vedere lo show per le storie gay, perché c’è un personaggio trans, è un problema vostro, siete voi che ci state perdendo. Non è qualcosa che mi fa paura. Penso che la loro sia solo una provocazione“.
In riferimento all’ormai celebre terzo episodio, Ramsey ha confessato di essere stata “sull’orlo delle lacrime per tutta la puntata” e di aver pianto “durante il montaggio” quando Frank e Bill si sposano.
19 anni, Ramsey interpreta una 14enne nella serie. Anche per questo motivo ha indossato una fascia contenitiva per il petto per il “90%” delle riprese di The Last of Us. A darlə consigli in tal senso Lux Pascal, sorella transgender di Pedro Pascal che non è stata solo di “enorme supporto” a Bella, avendo discusso anche di sessualità e identità di genere. “E non erano sempre discussioni profonde: potevano essere divertenti e umoristiche, prendere l’intero spettro. Siamo statə molto onestə e apertə l’uno con l’altrə“. Nella 2a stagione di The Last of Us, esattamente come nel videogioco, subentrerà anche un personaggio trans.
Ramsey ha poi precisato come non sia turbata dall’interpretare personaggi femminili, pur essendo persona non binaria: “Questo è ciò che mi preoccupa più dei pronomi: essere chiamatə ‘giovane donna’ o ‘signorina’, ma io non sono così. In Catherine, Called Birdy, vesto da donna. In Becoming Elizabeth indosso un corsetto. E mi sono sentitə super potente. Interpretare questi personaggi più femminili è un’opportunità per essere qualcosa di così opposto a me stessə, ed è davvero divertente“.
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