La Commissione europea starebbe lavorando ad una lettera di messa in mora da spedire all’Ungheria, causa ormai tristemente celebre legge omofoba contro la ‘propaganda LGBT’. Parola del Corriere della Sera. Le spiegazioni che da Budapest sarebbero giunte a Bruxelles non sarebbero state considerate soddisfacenti. “Non resteremo a lungo senza agire“, ha precisato la portavoce della Commissione europea, Dana Spinant.
Christian Wiegand, portavoce dell’esecutivo comunitario per lo stato di diritto, ha chiarito che la Commissione “userà tutto ciò che è in suo potere per garantire che i diritti di tutti i cittadini dell’Ue siano garantiti. Non esiteremo ad agire, in qualità di guardiani dei trattati“.
Dinanzi alle destre europee che firmano una ‘Carta dei Valori‘ insieme alla Polonia, con Meloni e Salvini al fianco di Victor Orban, l’UE avrebbe finalmente deciso di muoversi, passando dalle minacce ai fatti.
E se Orban si è addirittura dipinto come ‘protettore dei diritti LGBT’, divulgando menzogne su menzogne facilmente rintracciabili, le parole della presidente Ursula von der Leyen, che aveva definito ‘vergognosa‘ la legge ungherese, parrebbero aver generato un atto concreto, formale, unitario.
Anche David Sassoli, presidente del parlamento UE, aveva chiesto alla Commissione UE di adempiere “ai suoi obblighi di custode dei trattati“, garantendo “la piena e immediata applicazione del regolamento relativo alla condizionalità sul rispetto dello Stato di diritto”.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.