Due ginecologhe che lavorano tra Milano e la provincia di Monza Brianza, Marina Cortese ed Elisa Sipio, hanno dato vita ad un “manifesto medico sanitario in difesa dei diritti civili e contro la disinformazione in campagna elettorale“, in vista delle imminenti elezioni del 25 settembre. 90 i medici, psicologi, psicologhe e infermieri che hanno sottoscritto il documento, pensato per smontare i programmi elettorali di Lega e Fratelli d’Italia su temi come identità di genere, genitorialità, Ddl Zan, adozioni, legge 194, visione della donna e della famiglia.
Punto per punto, Cortese, che lavora agli Istituti clinici Zucchi di Monza e insegna a un master in sessuologia dell’università Bicocca, e Sipio, libera professionista, hanno sbugiardato i programmi di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, partendo proprio da ciò che dice la scienza. Se il programma leghista parla di “contrasto all’ideologia di genere e alla fluidità in più settori (scuola, sport, carcere, documenti pubblici)”, la scienza dice altro, ovvero che “il rispetto dei percorsi di affermazione di genere, l’educazione alle differenze di genere, la possibilità di carriere alias un ambito scolastico/professionale e l’educazione sessuale portano solo risultati positivi, tra riduzione del bullismo, del fenomeno di abbandono scolastico e della sofferenza psicologica”.
E ancora. Se Salvini vuole difendere “i ruoli diversi ma complementari tra madre e padre in contrapposizione alla cultura genitore 1 e 2”, la scienza sostiene che “il ruolo genitoriale non dipende da cromosomi e genitali, ma dal proprio carattere e dagli obiettivi educativi”.
Sul fronte DDL Zan, la Lega propone “libertà di espressione, di opinione e religione“, se non fosse che la Costituzione, più che la scienza, dica che va tutelata la libertà ideologica di ogni cittadino. “Quando un’opinione diventa insulto, fonte di discriminazione e quindi disagio e sofferenza psicologica, quando promuove una cultura antiscientifica e violenta, riteniamo debba essere segnalata e sanzionata come merita. Le parole sono un’arma”.
Sulla Legge 194 dedicata all’aborto, la Lega chiede di “riformare i consultori” e Fratelli d’Italia di “tutelare la vita fin dal concepimento”, mentre la scienza dice: “La scelta è totalmente personale e sindacabile, e non è accettabile l’ingerenza di associazioni che possono esercitare pressioni psocologiche indebite”.
Se Meloni chiede il “mantenimento delle unioni civili ribadendo al contempo il divieto di adozioni omogenitoriali e la lotta ad ogni forma di maternità surrogata“, e Salvini parla di “famiglia naturale composta da mamma e papà cellula fondamentale della società“, la scienza replica: “L’orientamento sessuale di un genitore non danneggia lo sviluppo de* figl* e non ne ostacola una crescita sana“.
Infine, sulla visione della donna, la Lega propone l'”esenzione a vita dalla tassa sui redditi per tutte le madri di famiglie numerose che partoriscano e si prendano cura di almeno quattro figli“. E anche qui i firmatari esprimono “preoccupazione” per la “visione della donna percepita come dotata di un ruolo predefinito, ovvero quello materno“.
“Stavamo già facendo informazione individuale attraverso i social su questi temi, perché quando abbiamo letto i programmi elettorali siamo saltate sulla sedia e abbiamo deciso di esprimere la nostra preoccupazione su alcuni punti“, ha spiegato Marina Cortese a LaRepubblica. “Poi abbiamo iniziato a chiamare colleghi e colleghe da tutta Italia che hanno deciso di aderire”. Il punto di partenza è questo: “Basta guardare le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità per capire che nei programmi elettorali si scrivono cose assolutamente anti – scientifiche. Dal concetto di genitorialità al ruolo della donna, passando per l’attività, nei consultori, dei gruppi pro-vita che spesso rappresenta una sorta di pressione psicologica“.
L’italiano medio saprà riconoscere tali assurdità, votando consapevolmente? Nel dubbio, vi ricordiamo la nostra lettura sul piano dei diritti di tutti i programmi elettorali.
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