Sembra incredibile, eppure nel 2022 statunitense è esploso l’odio nei confronti delle drag queen. Nella patria di RuPaul’s Drag Race, almeno 124 attacchi a drag show, tra proteste e minacce, si sono verificati nel 2022. A darne notizia la GLAAD, Gay & Lesbian Alliance Against Defamation.
Ci sono state segnalazioni di attacchi in 47 Stati, con il Texas e la Carolina del Nord a guidare la classifica con 10 denunce ciascuno, seguiti dalle otto dell’Illinois e dalle sei di Tennessee e California. Esclusi solo South Dakota, Rhode Island, West Virginia e Washington, DC. La maggior parte degli attacchi si è verificata durante le celebrazioni del Pride Month, nel mese di giugno, con la recente sparatoria di massa al Club Q di Colorado Springs non registrata, perché il report è stato concluso precedentemente.
Molti attacchi si sono verificati anche nei mesi di settembre, ottobre e novembre, ed è impossibile non legarli alla retorica anti-drag utilizzata nel pieno della campagna elettorale di Midterm.
Gli attacchi non si sono limitati a piccole città e paesi, colpendo anche aree come popolazione LGBTQ+ decisamente più elevata, come ad esempio New York, che ha visto tre incidenti denunciati. Alcuni degli incidenti più violenti o minacciosi hanno avuto luogo a Eugene, nell’Oregon; nella periferia di San Francisco e nella capitale dell’Oklahoma, Tulsa. Incidenti anche a Filadelfia, Memphis, Dallas, Cleveland, Las Vegas, Minneapolis-St. Paul, Boston, Miami, Denver e Phoenix.
“Un certo numero di eventi presi di mira da minacce e proteste sono stati inizialmente attaccati da organi di stampa di destra come Fox News e Daily Wire, oltre ad account di social media come LibsOfTikTok”, afferma il rapporto. La destra repubblicana da oltre un anno alimenta il fuoco dell’odio transfobico e omofobo, puntando il dito anche contro quelle drag queen che a loro dire ‘propaganderebbero’ chissà quale teoria gender.
Un totale di nove proposte di legge volte a vietare o a limitare gli spettacoli drag sono state esaminate da GLAAD, la maggior parte delle quali collegate a politici estremisti che cavalcano una falsa retorica su ciò che accadrebbe in eventi simili. In Tennessee il senatore Jack Johnson ha presentato una proposta di legge che mira a vietare le esibizioni di drag queen in pubblico. In Texas sono state presentate due proposte di legge in pochi mesi. Una mira a vietare ai minori di partecipare ad eventi drag, mentre l’altra classificherebbe l’arte drag come un “business ad orientamento sessuale” alla pari degli strip club. In Florida il governatore Ron DeSantis ha annunciato che prenderà in considerazione una proposta per vietare ai minori di presenziare a spettacoli drag.
GLAAD sottolinea come i dati riportati siano sottostimati, perché legati esclusivamente a quelli pubblicamentre denunciati.
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