25 anni fa, l’ascesa al potere del partito populista di estrema destra austriaco FPÖ, guidato da Jörg Haider, che raccolse poco meno del 27% dei voti, scatenò una reazione a catena di turbolenze in tutta l’Europa, tra incontri diplomatici annullati e pesanti sanzioni punitive.
Analogamente, quando Jean-Marie Le Pen del Fronte Nazionale francese raggiunse addirittura il secondo turno delle elezioni presidenziali, il vincitore Jacques Chirac rifiutò categoricamente di ingaggiare un dialogo con la controversa leader di estrema destra, a testimonianza della natura estrema e deviante delle sue posizioni.
Tuttavia, oggi il panorama politico europeo sta mutando: i partiti di estrema destra stanno guadagnando terreno in modo significativo in tutta l’Europa occidentale, influenzando la retorica e le politiche dei partiti di destra più tradizionali, spingendoli verso posizioni populiste e nativiste.
Da Viktor Orban in Ungheria a Andrzej Duda in Polonia, da Giorgia Meloni in Italia al neoleletto Robert Fico in Slovacchia, oggi un’Europa a maggioranza progressista sta lentamente – ma costantemente scivolando in un’inquietante deriva populista.
L’impatto c’è, e si vede. Uno degli indicatori principali, in questo caso, è la qualità della vita delle minoranze, tra cui anche quella LGBTQIA+. Si fa strage di diritti, la comunità diventa un feticcio per nascondere le incompetenze e un nemico da combattere.
Ed è proprio in questo contesto che l’Europa arcobaleno sceglie di coalizzarsi, organizzando la United4Diversity, un’iniziativa volta a sviluppare e rafforzare le reti di supporto per la comunità LGBTQIA+ attraverso un convegno iniziale per delineare la situazione attuale, e per decidere insieme i passi da compiere per il futuro.
United4Diversity, in svolgimento dal 3 al 5 di ottobre, è ideato da Forbidden Colours, organizzazione internazionale che si occupa di raccolte fondi, campagne di sensibilizzazione e azioni in difesa dei diritti, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone LGBTQIA+ in Europa.
Già in prima linea contro le politiche anti-LGBTQIA+ del presidente polacco e contro lo stop allo svolgimento dell’Europride 2022 a Belgrado, Forbidden Colours adotta oggi un approccio olistico, che tiene conto della situazione a livello più ampio. .
“Nel corso degli ultimi 15 anni, si è osservato come le comunità LGBTIQ+ siano state progressivamente prese di mira da politiche e retoriche discriminanti, spesso utilizzate come strumento di destabilizzazione da forze antieuropee e antidemocratiche. – si legge nel comunicato stampa di Forbidden Colours per United4Diversity – Il fenomeno ha visto il suo apice con l’introduzione di “zone franche LGBT” in Polonia, leggi restrittive in Ungheria e Russia e discorsi carichi di odio da parte di politici autocratici”.
United4Diversity si propone come un nodo cruciale che intende collegare la lotta per l’uguaglianza LGBTIQ+ agli sforzi generali per rafforzare la democrazia in Europa. Durante l’evento inaugurale, 75 esperti provenienti da vari settori, tra cui attivisti, accademici e policy maker firmeranno una dichiarazione di intenti congiunta, che darà vita alla coalizione.
Obiettivo dei giorni successivi, quello di delineare un piano strategico per il futuro, con un focus su come sensibilizzare la popolazione sui movimenti “anti-gender” e “anti-LGBTQIA+”, contrastare campagne di disinformazione e trovare modi legali per contestare questi movimenti.
L’iniziativa è ospitata da Reset, gestita dall’associazione Arty Farty, e ha ricevuto il supporto di diverse organizzazioni e enti pubblici belgi, inclusi il Servizio pubblico federale belga per gli affari esteri, il commercio estero e la Cooperazione allo sviluppo, la Nazionale belga Loery, Visita Bruxelles e la Fondazione Re Baldovino.
Nel suo insieme, United4Diversity rappresenta lo sforzo significativo di una coalizione oltre i confini nazionali dei singoli paesi, per far fronte alle minacce sempre più gravi ai diritti umani e alla democrazia nel continente, ponendo un’enfasi particolare sulle comunità LGBTIQ+.
Attraverso un approccio multidisciplinare e collaborativo, l’iniziativa mira a creare una rete solida e resiliente di esperti e organizzazioni impegnate a preservare i valori fondamentali dell’Europa.
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