Da “meglio fascista che fr*cio” a paladina dei diritti LGBTQI+. La trasformazione politica e mediatica a cui è andata incontro Alessandra Mussolini negli ultimi anni continua a far rumore. Tornata all’europarlamento grazie a Forza Italia nonché componente del gruppo del Pe, Mussolini ha aspramente criticato il parlamento europeo e il suo passaporto, perché a suo dire poco inclusivo.
“L’Unione Europea non rilascia il lasciapassare, cioè il documento di viaggio sicuro per i suoi membri e il suo personale, se tu non barri la casella F femmina o M maschio”, ha denunciato l’ex concorrente di Ballando con le Stelle sui social. “Non è contemplata la X maschio e questa è una grave discriminazione perché si parla tanto di eliminare la diseguaglianza di genere. Ho cancellato la mia richiesta di lasciapassare in quanto questo viene considerato dall’UE illegale. O sei maschio o sei femmina. Altro non viene contemplato”.
Una battaglia di libertà ed inclusività in arrivo da un’esponente della destra più omofoba, almeno in passato, negli ultimi anni andata incontro ad un vero e proprio cambio di rotta, deciso, e apparentemente sincero perché più volte ribadito. Peccato arrivi dall’interno di un partito che simili battaglie, come recentemente visto anche con il DDL Zan, le aborra.
Dinanzi al rifiuto del funzionario di turno del Parlamento europeo alla richiesta di Mussolini di inserire una ‘X’ nella casella in cui indicare il genere, l’eurodeputata ha semplicemente cancellato la sua domanda di passaporto “perché se si accettano sempre le convenzioni, non faremo passi in avanti. E poi ho mandato una email dicendo che questo è un atteggiamento discriminatorio di genere e che per questo io non intendo ricevere il lasciapassare dall’Ue“.
Lo scorso anno, come dimenticarlo, Mussolini ha ammesso di aver “toppato con la comunità LGBTQ perché ognuno deve poter essere fluido come vuole”, mentre nel 2021 ha pubblicamente esplicitato il proprio “sì al DDL Zan, alle adozioni gay e ai Pride”, chiedendo inoltre scusa a Vladimir Luxuria per gli insulti andati in onda durante una storica puntata di Porta a Porta.
Mussolini è tornata a fare politica attiva in Europa dopo la recente elezione di Antonio Tajani e Silvio Berlusconi al parlamento italiano. L’ex concorrente di Tale e Quale Show era tra i primi non eletti alle europee del 2019 insieme a Lara Comi. Mussolini è così tornata all’Europarlamento dopo il quinquennio 2004/2008, in attesa delle nuove elezioni del 2024.
NON È POSSIBILE pic.twitter.com/eNLV9Z2MXm
— SCALLONISI (@slav34brit) February 7, 2023