La World Surf League ha annunciato una nuova politica per le atleti trans, allineandosi alle regole decise lo scorso ottobre dall’International Surfing Association (ISA).
Per poter gareggiare, da oggi in poi le atlete trans* saranno tenute a mantenere un livello di testosterone inferiore a “5 nmol/L (nanomoli per litro)” per almeno 12 mesi.
“Il WSL sta lavorando duramente per bilanciare equità e correttezza, ed è importante che sia in atto una politica ad hoc“, ha dichiarato il capo della WSL Jessi Miley-Dyer. “Riconosciamo che la politica potrebbe evolversi nel tempo, man mano che riceviamo feedback e assistiamo a nuove ricerche sul campo”.
In una dichiarazione aggiuntiva a The Inertia, Miley-Dyer e l’ufficiale medico capo della WSL, il dottor Allen MacKillop, hanno fornito ulteriori informazioni sul motivo per cui hanno introdotto queste nuove regole. “Abbiamo avuto molte conversazioni con molti diversi gruppi di stakeholder. E riconosciamo che l’ISA ha adottato un approccio specifico“, ha spiegato Miley-Dyer, che ha precisato come la WSL non somministrerà test per gli atleti e le altete trans: “Saranno gli atleti e le atlete ad organizzare i propri test, per poi mostrare in modo del tutto riservato ai nostri medici la loro documentazione medica”.
Il WSL segue così quanto già fatto da altri organi sportivi. A fine 2022 Sport New Zealand (SNZ) ha annunciato che le atlete trans potranno partecipare a qualunque sport senza dover giustificare la propria identità di genere. “Una politica transgender inclusiva deve consentire alle persone di partecipare con il loro genere autodeterminato e non come sesso assegnato alla nascita”. “Non bisogna chiedere alle persone di provare o giustificare in altro modo il proprio genere, sesso o identità di genere“.
Ma questa è stata l’unica decisione realmente inclusiva presa negli ultimi mesi.
La scorsa estate la FINA ha annunciato che alle donne trans che effettuano la transizione dopo i 12 anni non potranno gareggiare in alcuna gara di nuoto. Un mese dopo, il British Triathlon ha annunciato che alle atlete trans è vietato competere nella categoria femminile. Anche il rugby si è mosso in tal senso, mentre il CIO ha rilasciato nuove linee guida sulla partecipazione delle donne transgender negli sport d’èlite e World Athletics ha annunciato nuove regole entro marzo.
Foto cover: IG WSL
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