Le leggi anti-trans fioccano e nemmeno le popstar vogliono restare in silenzio.
Su tutte primeggia ancora Lizzo che con il suo The Special Tour non perde occasione per schierarsi dalla parte della comunità LGBTQIA+: dopo aver infranto il drag ban e portato sul palco del Tennesse una valanga di drag queen, lo scorso venerdì 19 Maggio la cantante di Juice si è scatenata contro la Nebraska LB574, ennesima legge che abolirebbe sul territorio statunitense assistenza medica per persone transgender insieme al diritto all’aborto.
“Don’t let these laws tell you who you are not. I see you. You are valid. You deserve to be protected.”
Thank you @lizzo! 🫶👑🏳️⚧️✊ pic.twitter.com/eVna6GAEdb
— Human Rights Campaign (@HRC) May 20, 2023
“Chiunque al concerto di Lizzo è bene sappia che sono dalla parte delle persone che necessitano assistenza medica, riproduttiva, e affermazione di genere” ha ribadito al microfono, con parole di riguardo soprattutto verso il pubblico più giovane “E mi spezza il cuore sapere che ci sono persone giovani che crescono in un mondo che non vuole proteggerle. Lasciatemi essere il vostro spazio o sicuro stanotte. Non lasciate che nessuno vi dica chi siete. Non permettete a nessuna legge dirvi chi non siete. Voi siete chi siete, okay?”
“Anyone who comes to a @lizzo show should know that I am for people to have the right to healthcare – reproductive & gender affirming.”
THANK YOU Lizzo for using your platform to speak out against Nebraska’s abortion/gender affirming care for minors bans at tonight’s Omaha show. pic.twitter.com/xC0aWXNeU0
— Tess Yocom (@TessYocom) May 20, 2023
Lizzo ha sottolineato che a discapito di queste stupide leggi, il suo pubblico è valido: “Meritate di essere qui in ogni forma. Contenete multitudini” Concludendo senza peli sulla lingua: “Queste leggi non sono reali. Voi siete reali e meritate di essere protettə”.
L’intervento ha visto gli applausi del web, incluso il Membro dell’Assemblea legislativa del Nebraska dal 2023, John Fredrickson, che ha twittato: “Grazie @lizzo, per aver dato stanotte al Nebraska quello di cui avevamo bisogno“.
Non è di certo la prima volta che l’artista ha utilizzato la sua voce per supportare i gruppi marginalizzati, dalla comunità LGBTQIA+ e nera all’oppressione dei corpi non conformi nei media mainstream.
“Ho sofferto su di me i peggiori insulti e so di cosa parlo quando canto “sei speciale” diceva lo scorso Marzo alla Stampa, poco prima del suo concerto a Milano, ricordando che gli artisti non sono qui per accontentare i vostri standard di bellezza, ma fare portare arte: “E questo corpo è arte”.
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