La scorsa estate, nel pieno dell’europeo di calcio poi vinto dall’Italia ai calci di rigore, Harry Kane scese in campo con una fascia rainbow per sostenere la comunità LGBTQ e contestare apertamente le leggi omotransfobiche dell’Ungheria. Capitano d’Inghilterra, il centravanti del Tottenham è tornato a tuonare contro l’omotransfobia e a favore dei diritti in vista della prossima coppa del mondo, che si terrà in Qatar a fine 2022.
“Abbiamo avuto un confronto di gruppo ieri sera e credo sia importante parlarne“, ha confessato l’attaccante, che sul tema si è confrontato con i compagni di squadra e con Hugo Lloris e Heung-Min, rispettivamente capitani di Francia e Corea del Sud. “Ovviamente la cosa importante era prima di tutto qualificarci, ma ora che l’abbiamo fatto credo che non ci si debba nascondere rispetto a temi molto importanti. Come in ogni gruppo, ciascuno ha le sue opinioni, ma vogliamo cercare di dimostrare unità. Non abbiamo scelto noi dove si sarebbe giocato il Mondiale, ma è importante che stia portando alla luce questi temi. Dobbiamo aiutare il più possibile a parlarne, non siamo esperti ma vogliamo aiutare come possiamo. So che ci sono stati dei progressi su certi temi, spero che i Mondiali portino un po’ di luce e progresso. C’è ancora tanto da fare, ma la speranza è che anche noi riusciremo ad aiutare a portare un cambiamento“.
In Qatar, che ospiterà il tanto criticato mondiale tra novembre e dicembre, l’omosessualità è ancora oggi un reato. Per costruire nuovi faraonici stadi nel deserto, due milioni di lavoratori immigrati avrebbero lavorato senza sosta e in condizioni simili alla schiavitù, privi di contratto e diritti, con migliaia di morti e centinaia di feriti.
“So per certo che anche gli altri calciatori saranno felici di parlarne“, ha sottolineato Kane. “Speriamo di poter avere un impatto reale sul Qatar“.
A fine 2021 Asser Al-Khater, presidente del comitato organizzatore dei Mondiali, ha ribadito il divieto assoluto a mostrare “l’omosessualità“, tanto in campo quanto sugli spalti. Intervistato alla CNN, Al-Khater ha precisato che “le manifestazioni pubbliche di affetto tra gay sono disapprovate e questo vale per tutti. Il Qatar e i Paesi limitrofi sono molto conservatori e chiediamo ai tifosi rispetto. Siamo sicuri che lo faranno, così come noi rispettiamo le diverse culture, speriamo che lo sia anche la nostra“.
L’Italia campione d’Europa in carica non sarà neanche al mondiale in Qatar dopo l’assenza nel mondiale russo del 2018 perchè eliminata ieri sera dalla Macedonia del Nord.
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