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Sanremo 2022 parte con i fuochi d’artificio, la premessa è già quasi una promessa, nero su bianco come la foto di Mahmood e Blanco. I due, puntuali come se l’avessero preparata da mesi, hanno spaccato il secondo. Non era trascorso neanche un minuto da quando la Rai aveva annunciato la lista dei partecipanti, ed ecco che le due popstar hanno postato in contemporanea su instagram una foto – bellissima – che li ritrae insieme, in calce lo stesso ironico messaggio: ma veramente?
Pronti a sfidare il palco più discusso d’Italia. Il palco più desiderato e vituperato. Quello sul quale Mahmood (che qui aveva ventilato l’idea di esserci) ha già squadernato la sua rivoluzione a suon di Soldi (e certo quel Sanremo di Claudio Baglioni resta il punto di svolta), quello sul quale non pochi cantanti in gara quest’anno, hanno già vinto in passato (Emma, Mahmood, Moro, Morandi, Zanicchi, Ranieri), il palco sul quale Amadeus ha dapprima battuto ogni record di ascolti (2020) e poi è crollato nel 2021, forse per via degli show oltremodo seriosi di Achille Lauro, e però quel Sanremo 2021 è il Sanremo che ha incoronato i Maneskin, già vincitori di X-factor e pronti a tramutarsi in star globali. Perché non sai mai come si dipana l’onda lunga di Sanremo, l’unico soggetto in grado di tenere insieme gli Italiani insieme alle ferie d’Agosto.
Ma veramente? Amadeus, il conduttore più insapore della storia della televisione italiana, che di Sanremo è anche direttore artistico, fa il colpaccio. Sì.
La lista dei partecipanti a Sanremo 2022 è da girar la testa. A conferma di quella doppiezza che da sempre ha caratterizzato la carriera di Amadeus: nessuno lo ama tra il pubblico – non si è mai sentito un solo italiano esprimere entusiasmo per Amadeus – e forse proprio per questo, negli anni della sospensione pandemica, durante la legislatura in cui governano tutti e non governa nessuno, con un Draghi presidente (del Consiglio? della Repubblica quando si aprirà il sipario dell’Ariston?), l’Italia campione in ogni sport, e il pil che schizza a +6%, eccoci con quello che sulla carta somiglia già a uno dei più gloriosi Sanremo di sempre. Mai il Festival aveva ricevuto così tanta fiducia da star di così alto livello di popolarità.
Sanremo 2022 – Cantanti in gara
Elisa
D’Argen D’Amico
Gianni Morandi
Dito nella Piaga e Donatella Rettore
Noemi
le Vibrazioni
Highsnob e Hu
Sangiovanni
Massimo Ranieri
la Rappresentante di Lista
Ana Mena
Emma
Achille Lauro
Michele Bravi
Iva Zanicchi
Rkomi
Fabrizio Moro
Mahmood e Blanco
Giusy Ferreri
Irama
Giovanni Truppi
Aka7
Qualcuno dice che Mahmood e Blanco sono già favoriti. Non è una bella notizia per le due popstar. Perché questo è il paese della superstizione. Perché nel mentre si eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica e a Sanremo, si sa, gli equilibri politici spostano assessori, spettatori, polemiche, fiori e voti! E perché per Mahmood e Blanco la concorrenza è agguerrita. Tra le tante star di prima grandezza, e portatrici di valangate di streaming, come Elisa, Emma, Sangiovanni, Achille Lauro, ci sono alcuni nomi che risuonano da tempo nel cuore degli Italiani, e non parliamo di Gianni Morandi o Massimo Ranieri o Iva Zanicchi o Donatella Retore, ma per esempio di Giusy Ferreri o Noemi. E che dire di Aka7, che ha avuto la sfortuna di sbocciare alla cronaca nell’edizione di Amici che ha consacrato il ciclone dei cicloni Sangiovanni, o di Rkomi: entrambi stanno streammando da paura e raccolgono consensi presso il popolo che è abituato a votare a suon di chat, sms, whatsapp e quant’altro. Ed è vero che saremo sorpresi tutti quanti dalla poesia di Giovanni Truppi? E la Rappresentante di Lista? Potrebbe essere la mina vagante. Come anche Michele Bravi. Insomma, è un Saremo 2022 da perder la testa, farcito di potenziali vincitori (e quindi delusioni), roba da organizzare un fanta-Sanremo tipo fantacalcio, bische per scommettere, radunate con curve da stadio, salotti in piazza e piazze come salotti. Insomma, come sempre, ma forse un po’ più di sempre.
Ma veramente siamo qui a fare previsioni? Il gioco di Sanremo è questo. Iniziamo subito a parlarne, perché non sappiamo resistere, ma poi saranno i look, i fiori, il palco, il ritmo e soprattutto – grazie al dio della musica – le canzoni, o, per meglio dire, le canzonette, a dire l’ultima.
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