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Così Alfonso Signorini parlò del proprio sofferto coming out con il Cardinal Martini

Quei cristiani più aperti di una certa destra che si appresta a vincere le elezioni. Chissà per chi voterà Signorini?

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alfonso signorini coming out carlo maria martini
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Molti anni fa Alfonso Signorini ha parlato della propria omosessualità con il Cardinale Carlo Maria Martini, quando questi era ancora in vita e quando il direttore di Chi e conduttore del Grande Fratello Vip non aveva ancora fatto il proprio coming out. Il curioso e affascinante aneddoto emerge dalle pagine del libro “L’infanzia di un cardinale” scritto da Maria Stefania Martini, sorella di Carlo Maria.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Maria Stefania rivela alcune anticipazioni del libro, tra le quali emerge il racconto di questo inedito e intimo confronto tra la guida spirituale cristiana più stimata dal popolo progressista, scomparsa 10 anni fa (qui il nostro ricordo di un cardinale amico della comunità), e l’uomo simbolo della destra mediatica berlusconiana, da tempo apertamente omosessuale, e recentemente autore della magnifica idea di includere Giovanni Ciacci, che nel frattempo ha compiuto il nobile coming out da persona hiv+ nel prossimo Grande Fratello Vip.

Ecco il passaggio del toccante confronto tra Alfonso Signorini che fa il suo coming out privato al Cardinale Carlo Maria Martini:

Nel suo libro «L’infanzia di un cardinale» lei cita una testimonianza di Alfonso Signorini, il direttore di “Chi”.
«L’argomento era l’omosessualità di Signorini, che confidò a mio fratello le proprie sofferenze. Lui rispose che “saremo ricordati per quanto avremo amato”. Una frase in cui non riconosco il suo stile; ma l’aveva trovata in San Giovanni della Croce, su cui stava lavorando per un ciclo di esercizi spirituali». (fonte Corriere.it)

Dunque, a quanto emerge dai racconti della sorella del Cardinale, Carlo Maria Martini dimostrò apertura rispetto all’amore omosessuale. Ma questa non è una notizia, essendo Martini passato alla storia come l’uomo di Chiesa che fu favorevole alle Unioni Civili, il papa rivoluzionario che papa non fu, il cardinale troppo progressista per guidare la Chiesa Cattolica dominata dai potentati temporali del clero italiano.

Martini spinse dunque Signorini a vivere liberamente la propria inclinazione omosessuale e – a quanto si apprende dalle testimonianza della sorella del cardinale – Signorini conserva ancora oggi le lettere di Carlo Maria Martini.

Maria Stefania Martini ha precisato che nella risposta che suo fratello diede a Signorini ella non riconosce il suo stile. Dice infatti “Una frase in cui non riconosco il suo stile, ma l’aveva trovata in San Giovanni della Croce, su cui stava lavorando per un ciclo di esercizi spirituali”.

Alfonso Signorini in passato aveva già citato Martini come proprio padre spirituale. Quando aveva annunciato pubblicamente il proprio coming out si era speso per sottolineare quanto fosse stato all’epoca importante il confronto con un uomo di Chiesa illuminato dall’amore e dalla fratellanza della parola del Cristo. Signorini aveva così spiegato quel passaggio autobiografico:

“Quando ho deciso, non senza profondi dissidi interiori di vivere liberamente e di non reprimere più la mia omosessualità, ho chiesto aiuto a Carlo Maria Martini. Conservo alcune sue lettere: contengono tutte un incoraggiamento a vivere con naturalezza e pienezza ciò che avevo maturato nel corso del tempo. Una testimonianza preziosa di come la Chiesa si ispiri all’accoglienza e non alla chiusura, anche in una materia tanto delicata e complessa come questa. Quando quest’anno ho sentito pronunciare da Papa Francesco parole importanti come ‘Chi sono io per giudicare un gay?’, ho sorriso. Perché queste stesse parole ‘rivoluzionarie’ mi erano state rivolte anni prima dall’Arcivescovo di Milano. ‘Alla fine della nostra esperienza terrena conterà solo quanto siamo stati capaci di amare’: l’ultima lettera che mi scrisse”.

Proprio Papa Francesco ha recentemente incontrato un gruppo di persone trans*. Sembra proprio che parte della chiesa cattolico cristiana sia più aperta all’amore universale di quanto non sappiano fare i politici dell’oscura destra che si appresta a vincere le elezioni. Chissà per chi voterà Signorini? (gf)

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