Dopo Giorgia, Ariete ed Elodie, un’altra cantante ha duramente criticato Giorgia Meloni sui social, prendendo posizione in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre. Loredana Bertè, con un video Instagram presto diventato virale, ha chiesto alla leader di Fratelli d’Italia di far sparire la fiamma fascista dal simbolo del proprio partito, facendo suo l’appello di Liliana Segre.
“Signora Meloni, quando una senatrice come Liliana Segre chiede che sia cancellata dal suo logo quella fiamma che ricorda il fascismo e le sue conseguenze, lei la rimuove e basta, senza arrampicarsi sugli specchi con scuse improbabili. Lei la rimuove, ha capito?“, ha tuonato Bertè. “Mi sembra il minimo per il rispetto che si deve a una signora che ha passato quello che ha passato, oltre a noi cittadini che siamo veramente stufi e alla memoria di quelli che non ci sono più perché per quel simbolo sono stati uccisi. Lei si deve vergognare, signora Meloni. Non l’ho chiamata “onorevole” perché di onorevole lei non ha niente, come la maggior parte dei politici italiani”.
Parole di fuoco oggi rilanciate da una nuova presa di posizione. Chiara Ferragni ha condiviso un post di The Vision in cui si affronta il ‘caso Marche’, laboratorio della destra nazionale. No all’aborto, no ai diritti LGBTQ, così la regione guidata da FDI potrebbe trasformarsi in trampolino politico sul piano nazionale. Nel 2021 la Regione si è opposta alla somministrazione della pillola Ru486 nei consultori, compresi quelli degli ospedali. “Fratelli d’Italia metterà a rischio il diritto all’aborto“, ha scritto il The Guardian.
“Fdi ha reso praticamente impossibile abortire nelle Marche, che governa. Una politica che rischia di diventare nazionale se la destra vince le elezioni”, si legge nel post di The Vision rilanciato da Ferragni, che ha così commentato il tutto: “Ora è il nostro tempo di agire e far sì che queste cose non accadano”.
Finite le vacanze estive, i Ferragnez scenderanno in campo sui social per scongiurare l’annunciato trionfo della destra guidata da Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi? Nel dubbio, il mondo del cinema e della televisione appare silente al cospetto di un’elezione che potrebbe vedere eletto il governo più a destra della storia repubblicana, mentre sul fronte musicale solo 4 donne hanno deciso di metterci la faccia. E c’è chi si chiede, se non ora quando?
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