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Kamala Harris: “Repubblicani estremisti, bisogna proteggere i diritti LGBTQ+ e i diritti delle donne”

La vicepresidente degli Stati Uniti d’America è scesa in campo.

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Kamala Harris: "Repubblicani estremisti, bisogna proteggere i diritti LGBTQ+ e i diritti delle donne" - Kamala Harris - Gay.it

49º vicepresidente degli Stati Uniti d’America, la prima donna della storia, Kamala Harris è tornata a difendere i diritti LGBTQ+ nel corso di un’intervista concessa a Brian Tyler. La vice di Joe Biden ha denunciato i recenti attacchi contro le donne d’America, sottolineando la pericolosità di leggi come la “Don’t Say Gay” della Florida e decisioni come quella presa dalla Corte Suprema, che ha ribaltato la storica sentenza Roe v Wade a favore dell’aborto dopo mezzo secolo.

Harris, senza girarci troppo attorno, ha definito i repubblicani degli ‘estremisti’. Alla domanda sul perché i giovani dovrebbero continuare a votare, Harris ha ricordato come siano in gioco diverse questioni chiave, vedi il cambiamento climatico, i diritti delle donne e i diritti LGBTQ+.

“Sappiamo tutti che il diritto al voto e l’andare a votare sbloccano tutti gli altri diritti, incluso il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Bisogna opporsi ad una legge che tuona Don’t Say Gay, limitando la scuola materna agli insegnanti di terza elementare in Florida, negando loro la possibilità di amare apertamente e insegnare ciò che credono sia importante che i ragazzi capiscano. Tutte queste cose sono in gioco in questo momento in America… Non riesco a pensare a una parte di popolazione che abbia più da perdere rispetto ai giovani americani”.

Kamala Harris ha poi denunciato quei governatori che hanno subito approfittato della sentenza della Corte Suprema per cancellare il diritti all’aborto in non pochi Stati d’America. “Abbiamo governatori dalla Florida al Texas che si stanno avvicinando a questa posizione estremista, che riguarda il diritto di ogni donna nel prendere decisioni sul proprio corpo. Questi Stati con questi cosiddetti leader estremisti stanno approvando leggi che rendono più difficile per una donna avere accesso alle cure riproduttive e all’aborto”.

Harris è da sempre una paladina dei diritti LGBTQ. Lo scorso anno sfilò al Pride di Washington da vicepresidente, al fianco di suo marito.

La tanto criticata legislazione “Don’t Say Gay” della Florida, approvata lo scorso marzo, vieta discussioni su orientamento sessuale e identità di genere dalla scuola materna alle classi di terza elementare dello Stato.

Nei giorni la Camera degli Stati Uniti ha approvato una legge a tutela del matrimonio egualitario, nel caso in cui i giudici repubblicani della Corte Suprema decidessero di ribaltare anche la storica sentenza del 2015, che legalizzò le nozze tra persone dello stesso sesso in tutti gli Stati d’America.

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