Le Olimpiadi di Parigi 2024 saranno le più inclusive di sempre. A prometterlo gli organizzatori che hanno svelato lo slogan ufficiale della manifestazione. “Games wide open”, che potremmo tradurre con “Giochi aperti”, se non addirittura “spalancati” all’inclusione più totale, tra diritti dei disabili, diritti LGBTQ+ e uguaglianza di genere.
“‘Games wide open’ è sempre stata la nostra motivazione fin dall’inizio“, ha detto a The Independent Tony Estanguet, presidente del Comitato Organizzatore di Parigi 2024. “È uno slogan semplice che dice esattamente ciò che è importante per noi”.
Peccato che l’inclusione LGBTQ+ sarà pesantemente influenzata dalle decisioni prese dai singoli organismi sportivi nei confronti delle atlete trans*. La FINA si è già mossa, in tal senso, mentre FIFA e Atletica hanno annunciato presto un altro bando nei confronti delle donne trans* nelle competizioni ufficiali. Il CIO, ovvero il Comitato Olimpico Internazionale, ha cancellato le restrizioni alle atlete trans a fine 2021, sottolineando come non sia più affidabile affidarsi unicamente al testosterone, per poi lasciare totale libertà di campo alle singole federazioni.
Ed è qui che sorgono i primi problemi, perché ogni sport potrà muoversi a proprio piacimento, per quanto il direttore medico e scientifico del CIO Richard Budgett abbia già esplicitato come sia “perfettamente chiaro che le prestazioni non sono proporzionali al testosterone endogeno e insito. Ciò che ci interessa davvero è il risultato”.
Estanguet, presidente del Comitato Organizzatore di Parigi 2024, ha nel frattempo annunciato che durante una riunione con il presidente Emmanuel Macron, insieme al ministro degli interni e al capo della polizia di Parigi, è stato assicurato “totale sostegno” ad una cerimonia di apertura da tenere lungo la Senna, e non allo Stade de France.
Secondo quanto anticipato, dei barconi trasporteranno gli atleti davanti a circa 60.000 spettatori. Gli organizzatori pensano possa trasformarsi in una delle più grandi cerimonie di apertura nella storia delle Olimpiadi.
Le Olimpiadi di Toyko 2020, tenutesi nel 2021 causa COVID-19, sono state storiche per quanto riguarda l’inclusione LGBTQ+. Complessivamente, le Olimpiadi giapponesi hanno visto la partecipazione di almeno 183 atleti apertamente LGBTQ+, con diverse medaglie d’oro. Olimpiadi storiche grazie anche a Laurel Hubbard, prima atleta transgender a qualificarsi, e noi tutti ci auguriamo prima di una lunga serie.
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