Dopo le Elezioni del 25 Settembre 2022, con la vittoria della destra guidata da Giorgia Meloni, la Camera si riunirà per la prima volta Lunedì 10 ottobre 2022, dalle ore 15 alle ore 21, e nei giorni successivi fino a venerdì 14 ottobre, dalle ore 9 alle ore 20, mentre il Senato vedrà la prima seduta Giovedì 13 Ottobre alle ore 10.30.
Ma com’è composto il Parlamento?
IN PARLAMENTO SOLTANTO LO 0,67% DELLE PERSONE ELETTE È DICHIARATAMENTE LGBTI
Su 600 parlamentari, solo 4 sono dichiaratamente LGBTI. Una percentuale pari allo 0,67% del totale.
Le persone elette dichiaratamente LGBTI sono soltanto 4. Il Partito Democratico ha eletto 3 delle 4 persone che hanno pubblicamente fatto coming out: Alessandro Zan (PD), Ivan Scalfarotto (Azione-Italia Viva) e le new entry Elly Schlein (PD) e Rachele Scarpa (PD).
Zan e Scalfarotto saranno alla loro 3a legislatura da deputati, mentre Schlein è al suo esordio assoluto in Parlamento, dopo 5 anni passati all’Europarlamento tra il 2014 e il 2019, così come Scarpa, più giovane candidata del PD e tra le più giovani parlamentari della nuova legislatura. Nel 2020, in diretta su Telechiara Scarpa, che si definisce orgogliosamente e dichiaratamente bisessuale/pansessuale, tuonava così contro chi definiva “una non priorità” il DDL Zan:
“Siamo una comunità, siamo tanti, tante. Una legge del genere ci serviva. Sono stufa di sentirmi dire che visto che sono una cittadina come tutti gli altri, un qualcosa che mi tuteli dalla discirminazione che ogni giorno subiamo, sia come donna che come persone non strettamente eteronormate, questa sarebbe una perdita di tempo. È grave ed è il motivo per cui un provvedimento simile è necessario”.
Non sono stati rieletti l’ex Forza Italia Barbara Masini ora Azione, né Tommaso Cerno, ex Partito Democratico tornato al giornalismo con la direzione de l’Identità. Tra i candidati, non ce l’hanno fatta Fabrizio Marrazzo del Partito Gay, candidato dal Movimento 5 Stelle, e Marina Zela, sempre con il Movimento 5 Stelle.
Non ce l’hanno fatta Yuri Guaiana e Matteo Di Maio con +Europa. Non è stata eletta tra le file di Verdi-Sinistra Marilena Grassadonia, ex presidente di Famiglie Arcobaleno, sposata con Alessia Crocini, attuale presidente di Famiglie Arcobaleno: Grassadonia continuerà a svolgere il ruolo di coordinatrice dell’Ufficio Diritti LGBT+ del Comune di Roma.
Tra gli ‘alleati LGBT’ pesa la mancata rielezione di Monica Cirinnà, madre delle unioni civili, mentre ce l’ha fatta Alessandra Maiorino, Coordinatrice Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili del Movimento 5 Stelle, dove spiccano anche le elezioni di Stefania Ascari e Chiara Appendino, ex sindaca di Torino e donna particolarmente amata dal movimento LGBTQIA+.
Rieletta con il Partito Democratico anche Simona Malpezzi, che nella XVII legislatura ha battagliato a lungo in Senato a sostegno del DDL Zan. È stata eletta anche Laura Boldrini. Sempre tra le file del PD c’è una new entry orgogliosamente friendly: Ouidad Bakkali, 36enne presidentessa del Consiglio comunale di Ravenna. Con Azione/Italia Viva è stato eletto anche Fabrizio Benzoni, ex consigliere bresciano da sempre al fianco della Comunità.
IN PARLAMENTO CI SARANNO MENO DONNE RISPETTO AGLI ULTIMI 20 ANNI
Le donne saranno il 32,5% dei componenti della Camera e il 34,5% del Senato. Per la prima volta negli ultimi 20 anni la percentuale di donne elette è in calo. Nella scorsa legislatura
la percentuale di donne elette alla Camera era del 35,7%, quella di donne elette al Senato 34,9%.
Azione e Italia Viva hanno eletto il maggior numero di donne in Parlamento, il 46,7% per cento delle persone elette. Segue il Movimento 5 Stelle, con il 46,3 % di donne.
Molto indietro gli altri partiti. Noi moderati il 33,3% di donne, Verdi-Sinistra il 31,3%, Partito Democratico il 31,2 %, la Lega il 30,5%, Fratelli d’Italia il 30,4 %, quindi Forza Italia con soltanto il 27%. Più Europa, che ha eletto soltanto due deputati, entrambi uomini, ha lo 0% di donne elette in Parlamento.
IL PARLAMENTO INVECCHIA, LE PERSONE ELETTE SONO MENO GIOVANI DELLA SCORSA LEGISLATURA
L’età media delle persone elette alla Camera è di 49,5 anni, mentre la popolazione italiana ha un’età media di 46,2 anni. La Camera è invecchiata, le nuove persone elette hanno 49,5 anni di media, mentre la scorsa legislatura la media era di 44,33 anni.
Il Movimento 5 Stelle, con un’età media di 45,7 anni è il partito più giovane. Seguito dalla Lega con 47,2. quindi Azione e Italia Viva con 49,1, Partito Democratico con 49,6, Fratelli d’Italia con età media di 50 anni, Verdi-Sinistra di 51, Più Europa di 53 anni, Forza Italia di 53,2 anni, Impegno Civico di 76 anni (l’età dell’unico eletto Bruno Tabacci).
Al Senato, dove il requisito costituzionale per potersi candidare è di avere almeno 40 anni, l’età media delle persone elette è di 55 anni. La scorsa legislatura l’età media del Senato era di 52,1 anni.
Azione e Italia Viva costituiscono il soggetto politico che ha eletto persone più giovani al Senato della Repubblica, con un’età media di 48,6 anni. Seguono la Lega con età media di 51,2 anni, il Movimento 5 Stelle con 52,9 anni, Fratelli d’Italia con 56,1 anni, Partito Democratico 56,4 anni, Verdi-Sinistra con 57,3 anni. Forza Italia è il partito più anziano del Senato, con una media di 61,1 anni.
Federico Boni, Giuliano Federico
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