L’amministrazione di Roma Capitale ha ufficialmente modificato la piattaforma on line per l’iscrizione ai nidi comunali, che sarà poi seguita dalle scuole dell’infanzia, che da ieri tiene ufficialmente conto dell’esistenza delle differenti tipologie familiari. Sarà ora infatti possibile compilare il modulo di iscrizione indicando anche due mamme o due papà.
“Si tratta di un piccolo passo verso l’uguaglianza familiare ma che diventa un grande segnale politico in un momento in cui il Governo vorrebbe riportare le famiglie arcobaleno indietro nel tempo“, ha sottolineato Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno. “Noi ci siamo e questo atto del Comune di Roma e dell’assessora Pratelli sottolinea che i nostri figli e figlie hanno gli stessi diritti dei loro coetanei. Come Associazione Famiglie Arcobaleno continueremo a batterci per la piena uguaglianza di tutte le famiglie e di tutte le bambine e bambini finché anche il Parlamento non ne prenderà atto”.
Famiglie Arcobaleno ha ringraziato sia l’Assessora alla Scuola Pratelli che l’Ufficio Diritti LGBT+ coordinato da Marilena Grassadonia, nonché il sindaco Roberto Gualtieri. Un atto dovuto che tiene conto di una realtà sempre più innegabile che non può essere invisibilizzata, quello delle famiglie omogenitoriali. Nei giorni scorsi Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno, è stata ascoltata in audizione presso la Commissione per le Politiche Ue del Senato in merito all’atto COM(2022) 695 in materia di filiazione e creazione di un certificato europeo di filiazione.
“A causa dell’immobilismo e del disinteresse della politica e di un governo ostile, il nostro Paese è ormai equiparata ad altri in cui i diritti della comunità LGBTQIA+ sono negati o di giorno in giorno o rischiano di essere cancellati”, ha affermato il presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Mario Colamarino. “Siamo da sempre al fianco di Famiglie Arcobaleno in queste battaglie che hanno come scopo quello di rendere la nostra società davvero civile e democratica, orientata alla difesa dei diritti dei minori e delle loro famiglie, di qualunque tipo esse siano”.
All’attacco del Comune di Roma, puntuale, Pro Vita & Famiglia Onlus, tramite il suo portavoce Jacopo Coghe: “I bambini nascono da una mamma e da un papà e il loro primo e più importante diritto è quello di vedersi riconosciuti appunto una mamma e un papà, ma questo non vale per le scuole di Roma, che con una gravissima e pericolosa decisione di Roma Capitale ora potranno far scrivere sui moduli di iscrizione che un bambino ha “due mamme” o “due papà”. Si tratta dell’ennesimo provvedimento ideologico dell’amministrazione Gualtieri. Il Governo e il Parlamento intervengano per fare chiarezza e ripristinare la realtà ossia che ogni bambino ha una mamma e un papà. Tutto il resto è ideologia“.
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