Quali calciatori gay di serie A hanno mandato un messaggio di solidarietà a Jakub Jankto in occasione del suo coming out?
Il campione ceco, appena tornato in serie A nel Cagliari allenato da Claudio Ranieri (che ha fortemente supportato il centrocampista), è ad oggi l’unico calciatore gay ad aver fatto coming out in un campionato di massima divisione di calcio. Per un bizzarro gioco del fato, l’Italia omobitransfobica governata dalla destra così affezionata al calcio machista, può vantare l’unico campione apertamente e fieramente gay. A dir poco un contrappasso dantesco. Ma non è finita. Un altro, clamoroso coming out potrebbe manifestarsi a breve, anche grazie alla pressione dei media.
E qui bisognerebbe aprire un dibattito:
è giusto fare pressione su personaggi pubblici affinché facciano coming out?
Ci sono altri giocatori gay nei campionati di calcio di prima divisione europei? Naturalmente sì. Eppure, nei campionati più popolari, Liga (Spagna), Bundesliga (Germania), Premier League (Inghilterra) e Ligue 1 (Francia) non esistono ad oggi calciatori che abbiano fatto coming out come persone LGBTQI+. Tuttavia, è lo stesso Jakob a giurare che ci sono calciatori gay.
Come dubitarne? Calciatori gay giocano per noi, segnano, parano goal, entrano in tackle, commettono e subiscono falli, forniscono assist, colpiscono di testa, tirano calci di rigore, calci di punizione dal limite, esultano, si disperano, gioiscono e piangono, perdono e vincono, senza rivelare al mondo chi sono davvero. Alcuni di loro esibiscono fidanzate che non amano, ma che rafforzano la loro immagine maschia davanti ai tifosi. Altri semplicemente tacciono. Comprensibilmente.
Da qualche mese circolano insistenti voci sulla presunta omosessualità di un già campione del mondo il cui trasferimento in un club italiano di Serie A è stato ufficializzato da poche ore. Ma quel calciatore – ammesso che sia gay – non ha mai fatto coming out. E il coming out è una cosa personale, seria, serissima e merita rispetto, che sia compiuto o che sia taciuto. Tuttavia, in quanto Gay.it, ci è risultato difficile tacere le insistenti voci che si susseguono a Milano e su alcuni canali di gossip circa la relazione che il presunto calciatore gay avrebbe con un ragazzo di Milano.
Ma l’outing è una forma di violenza o un atto politico radicale?
Di certo, nel caso del calciatore di cui sopra, si è trattato di un outing sbandierato ai quattro venti da Fabrizio Corona (il quale pare si sposerà presto con Giacomo Urtis leggi >). Non senza una certa forma di violenza del tutto patriarcale.
Ma va ricordato che è lo stesso Jakub Jankto a fornire ad altri calciatori gay una piattaforma di coraggio e visibilità, grazie al suo trionfale coming out, che non solo è finito su tutti i giornali del mondo, ma che ha offerto a milioni di ragazze e ragazzi omosessuali che praticano sport una grande occasione per una svolta di visibilità e trasparenza alla propria identità di persone e atlet*.
E proprio qualche giorno dopo il suo coming out, Jankto ha faticato a trattenere le parole, rispetto ai colleghi gay che restano nell’armadio. In un’intervista a Sky Tg24, il campione del Cagliari si è così pronunciato:
“Sicuramente non farò i nomi, però ci sono altri calciatori gay. C’erano, ci sono e ci saranno. È così. Mi sono arrivati messaggi. Io non pretendo che adesso facciano coming out anche loro, però forse il mio esempio li può aiutare, magari nel futuro penseranno lo posso fare anch’io”
Ma chi sono questi calciatori gay che hanno scritto messaggi di supporto a Jankto? Chi sono questi uomini che, comprensibilmente, non hanno la forza di vivere la propria vita alla luce del sole? E soprattutto: cosa possiamo fare noi tutt* per incoraggiare un loro gesto di visibilità?
Tutti i coming out nel mondo del calcio professionistico maschile dagli anni 90 a oggi >
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.