Mai come quest’anno la serialità televisiva si è fatta centrale all’interno delle nostre vite, causa pandemia con relativi lockdown, coprifuoco e cinema chiusi. E mai come in questo 2020 l’inclusione LGBT ha finalmente abbracciato il piccolo schermo, con decine di personaggi rappresentati, intrecci narrativi, realtà finalmente raccontate.
Un 2020 ricchissimo, da questo punto di vista, che abbiamo provato a riassumere in un’ipotetica Top12 delle serie LGBT più viste, chiacchierate e apprezzate dell’anno. A voi il compito di classificarle, ed eventualmente di aggiungerne altre!
Hollywood
Prodotta da Ryan Murphy, con protagonisti Patti LuPone, David Corenswet, Darren Criss, Jeremy Pope, Laura Harrier, Samara Weaving, Jake Picking, Holland Taylor, Dylan McDermott e Maude Apatow, Hollywood ha riscritto la storia della Mecca del Cinema degli anni ’30 e ’40, tra festini gay in casa George Cukor, pompe di benzina con escort, omosessualità taciute, finti matrimoni di pura e semplice copertura e chi più ne ha più ne metta. Realtà (e tanta) finzione abilmente incrociate, con bellissimi volti e corpi ad impreziosire il tutto.
I Am Not Okay With This
Protagonisti Sophia Lillis, Wyatt Oleff, Sofia Bryant, Kathleen Rose Perkins, Aidan Wojtak-Hissong e Richard Ellis, la deliziosa I Am Not Okay With This vedeva la 17enne Sydney cercare di affrontare la vita di tutti i giorni a casa e a scuola, con il padre da poco deceduto e un orientamento sessuale da abbracciare appieno, insieme ai propri superpoteri. Cancellata da Netflix dopo un’unica stagione, tra lo stupore generale.
Feel Good
‘Feel Good’ è una storia profonda e personale, oscura ma divertente su due donne che navigano nel mondo dei sentimenti, della dipendenza e della sessualità le quali sono in cerca di una connessione significativa e duratura. Netflix ha confermato la stagione 2.
Everything’s Gonna Be Okay
A quasi tre anni dalla fine dello splendido e sottovalutato Please Like Me, Josh Thomas è tornato con una serie che va ad esplorare elementi come la famiglia, la salute mentale e la sessualità con lo stesso irresistibile mix di arguzia, ironia ed emotività che avevano caratterizzato la sua precedente creazione. Mezz’ora ad episodio il cui il comico, attore e scrittore australiano interpreta il nevrotico 25enne Nick, che inizia a prendersi cura delle sue due sorellastre adolescenti – una delle quali soffre di autismo – dopo che il padre ha sviluppato una malattia terminale. Ufficiale la seconda stagione, in Italia è ancora inedita.
Will and Grace
Il 246 episodio, il 18esimo dell’undicesima stagione, ma soprattutto l’ultimissimo della storia. Will and Grace si è concesso l’ultima puntata di sempre, It’s Time il titolo, in questo 2020. Un ultimo episodio girato a fine dicembre del 2019, e proprio per questo motivo sfuggito allo stop imposto dall’isolamento da Coronavirus, con Eric McCormack, Debra Messing, Sean Hayes e Megan Mullally per l’ultima volta insieme sul set. Il 21 settembre del 1998 la primissima puntata di una sit-com all’epoca rifiutata da tanti, autentica scommessa vinta e in grado di cambiare per sempre la serialità televisiva in ambito LGBT. Nulla è più stato come prima, dopo l’avvento di Will and Grace. Il 18 maggio del 2006 l’ultima doppia puntata prima della successiva reunion, all’epoca vista addirittura da 18.43 milioni di telespettatori. Un’enormità oggi irripetibile per qualsiasi prodotto tv.
Tiger King
La docuserie Netflix del 2020. Un crime di stampo documentaristico a dir poco incredibile sulla vita di Joseph Maldonado-Passage, “bifolco gay armato tra tigri e serpenti“, candidatosi persino alla Casa Bianca da indipendente, con due mariti e un’acerrima nemica, Carole Baskin. 7 episodi per ricostruire quanto accaduto tra Carolina del Sud e Florida, dagli anni ’90 ad oggi, con ambientalisti, animalisti, collezionisti di grandi felini e addestratori protagonisti. Sono in lavorazione due serie live-action su Tiger King.
Modern Family
Dopo 232 episodi, la serie sulla famiglia più esilarante di Los Angeles è arrivata al suo epilogo. Modern Family ha chiuso i battenti con l’11esima nonché ultima stagione. In 11 anni i protagonisti sono cambiati e cresciuti, portando sul piccolo schermo la quotidianità di una famiglia americana del ventunesimo secolo.
Vinti 22 Emmy e un Golden Globe, Modern Family ha accompagnato l’America tutta verso il traguardo del matrimonio egualitario, raccontando sul piccolo schermo la vita di una famiglia rainbow, composta da Jesse Tyler Ferguson ed Eric Stonestreet, ovvero Mitchell Pritchett e Cameron Tucker. Tra una risata e l’altra, Christopher Lloyd e Steven Levitan hanno scritto una lieta, acclamata e premiatissima pagina di storia televisiva contemporanea, contribuendo al raggiungimento di determinati diritti LGBT, all’abbattimento di discriminanti luoghi comuni, alla semplice conoscenza di un mondo che semplicemente, checché ne dicano certi cattoestremisti, esiste.
Ratched
Protagonista indiscussa l’iconica infermiera Mildred Ratched, che nel 1947 giunge in California per entrare a far parte del team di dottori che lavorano all’interno di un centro psichiatrico dove vengono attuate nuove pratiche molto cruente per studiare la mente umana. Tra queste, la lobotomia per persone LGBT. Mildred si presenta con un aspetto perfetto, se non fosse che nasconda un’anima oscura che presto emergerà in tutta la propria spaventosa realtà.
Basata sul romanzo di successo Qualcuno volò sul nido del cuculo di Ken Kesey, nel 1975 resa iconica al cinema da Miloš Forman, Ratched è stata confermata da Netflix per una seconda stagione.
Schitt’s Creek
In questo 2020 7 nomination e 7 Emmy portati a casa, per i 4 straordinari protagonisti (i creatori Eugene Levy e Daniel Levy, l’immensa Catherine O’Hara e Annie Murphy), la regia, la sceneggiatura e il premio più ambito: miglior serie comedy. Eppure Schitt’s Creek in Italia non si è incredibilmente mai vista, e forse mai si vedrà, visto e considerato che è finita dopo 6 stagioni-
Al centro dello show c’è David, interpretato da Dan Levy, che è omosessuale dichiarato anche nella vita reale e all’interno della serie tv interpreta un ragazzo pansessuale, con imminente matrimonio con l’amato Patrick andato in onda pochi mesi fa e coming out di una ‘normalità’ disarmante. Eugene Levy, che è suo papà anche fuori dal set, interpreta Johnny Rose, ricco magnate dell’home-video, mentre l’iconica e strabordante Catherine O’Hara sua mamma Moira, soap star di successo. Ma il tracollo finanziario è dietro l’angolo causa commercialista criminale, obbligando l’intera famiglia a trasferirsi in questa piccola città chiamata Schitt’s Creek che papà Johnny aveva comprato al figlio l’anno prima, per il suo compleanno, come puro e semplice sfottò. I 4 si ritrovano così a dover convivere nell’unico motel della città, senza più un soldo in tasca.
Batwoman
Prima storica serie tv con una supereroina dichiaratamente lesbica, Batwoman ha perso la sua protagonista Ruby Rose, ma si è guadagnata una seconda stagione, con Javicia Leslie al suo posto.
La nuova serie The CW prodotta da Greg Berlanti, già padre di Arrow, The Flash e Supergirl, ruota attorno a Kate Kane, cugina di Bruce Wayne che fa suo l’equipaggiamento del Cavaliere Oscuro per salvare Gotham dalla supercattiva Alice, interpretata da Rachel Skarsten. Ad aiutare Kate, Luke Fox, interpretato da Camrus Johnson, neanche a dirlo figlio di Lucius Fox.
Never Have I Ever
Acclamata dalla critica USA, Never Have I Ever è un vero gioiello adolescenziale, un coming-of-age in salsa comedy ambientato a Los Angeles, all’ombra dell’insegna Hollywood, ma all’interno di un nucleo familiare indiano. La giovanissima Devi Vishwakumar, rimasta paralizzata per pochi mesi dopo lo choc della morte del padre, vuole infatti cambiare il suo status sociale, ma gli amici, le famiglia e i sentimenti non le renderanno le cose facili. Colpa, si fa per dire, di una mamma fortemente legata alla tradizione indù, ad una bellissima cugina che sembra uscita da un film romantico di Bollywood, dell’arcinemico secchione e della sua prima vera cotta nei confronti del ragazzo più sexy della California, con cui sogna ardentemente di fare sesso. Al suo fianco le uniche amiche, due nerd conclamate, una delle quali aspirante attrice e l’altra ossessionata dai robot.
Love, Victor
In Italia non è chiaro dove e quando si vedrà, ma la prima stagione di Love, Victor, spin-off di Love, Simon, è una vera delizia. Una serie teen con protagonista un adolescente omosessuale (Michael Cimino), chiamato a capire il proprio orientamento sessuale, ad accettarlo e a condividerlo con il resto della famiglia e con i suoi amici.
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