La destra italiana composta da Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi ha ieri presentato il suo programma di governo. 15 punti dove non vi è traccia di diritti civili. Neanche per sbaglio. Meglio tornare sul fantomatico Ponte sullo Stretto, eterma promessa arrivata al 20esimo compleanno di vita.
A scuotere la coalizione sull’argomento un uomo di punta della Lega salviniana, Luca Zaia, presidente della regione Veneto. Intervistato da LaStampa, Zaia ha precisato:
“Il centrodestra deve cambiare pelle rispetto a trent’anni fa, mi aspetto che sia più inclusivo e attento ai cambiamenti, libero dai complessi di inferiorità sul versante culturale e dai tabù in materia di diritti, nuove famiglie e sessualità. Lo dico in un altro modo: l’omosessualità non è una patologia, l’omofobia invece sì. Questione di libertà e di rispetto, chi non lo comprende è fuori dalla storia e offre agli avversari l’opportunità di imbastire battaglie ideologiche, magari con finalità diversive”.
Parole per certe versi soprendenti, da parte di chi nel 2019 difendeva l’indifendibile Congresso della Famiglia di Verona (“non vedo omofobi”), sottolineando di avere tanti “amici gay, ma un bimbo deve avere una mamma e un papà“. Nel 2021 il primo cambio di rotta, al cospetto dei vari Salvini e Pillon, quando Zaia si era detto certo che il DDL Zan “prima o poi verrà approvato”. Elena Donazzan, Assessore Regionale istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità del Veneto travolta dalle polemiche dopo aver umiliato Cloe Bianco, poi morta suicida, è invece ancora al suo posto, nonostante una petizione on line a favore delle sue dimissioni abbia superato le 65.000 firme.
54enne ex Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali nel governo Berlusconi IV, Zaia è presidente della regione Veneto dal 2010. Dal 1999 è sposato con Raffaella Monti.
QUI, nel caso in cui siate interessati, il “Programma per l’Italia di Meloni, Salvini, Berlusconi” in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre, tra flat tax, aumento del tetto al contante, nucleare ed elezione diretta del Presidente della Repubblica. In tal senso, proprio oggi Berlusconi ha tuonato: “Se passa il presidenzialismo Mattarella deve dimettersi”, scatenando un putiferio politico.
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Un passo alla volta....intanto si può levare dai coglioni quella becera della Donazzan o è convinta di non avere morti sulla coscienza? Beh spiegategli che l'utilizzo del ca......non è per tapparsi occhi e orecchie ma x ben altro di più piacevole e molto meno infido! Idiota e ipocrita.......fuori dall'Italia certa gentarella!