Ex deputata della Repubblica, sponda Forza Italia, ed ex Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali nel governo Letta, Nunzia De Girolamo, ormai presentatrice a tutti gli effetti con il programma Maschio, in onda il sabato in seconda serata su Rai1, ha pubblicamente espresso il proprio sostegno alla legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo.
De Girolamo ha commentato sui social l’indecente episodio avvenuto in provincia di Firenze, con una 22enne cacciata di casa e minacciata di morte dai genitori solo perché lesbica, dicendosi sconvolta, “da madre, genitore, cittadino, essere umano”.
Noi tutti siamo ancora a discutere se la legge Zan deve passare oppure no? Lo Stato deve esserci per mettere dei paletti fermi, per risolvere un problema che è culturale. Siamo noi che insegniamo ai nostri figli il rispetto per la diversità. Siamo sempre noi i genitori di quei figli che poi diventono violenti e intolleranti. Ai miei ex colleghi dico che ci sono battaglie che non hanno un colore politico, battaglie di civiltà, di cultura e democrazia, che dovremmo fare tutti insieme. Per l’Italia di domani e purtroppo per l’Italia di oggi, che ancora deve assistere a tanta discriminazione. Se tra 20 anni saremo un Paese civile è grazie a quello che faremo oggi. Mi auguro che alcune battaglie giuste, sui valori, smettano di avere propaganda politica.
Nelle ultime due settimane abbiamo assistito ad una mobilitazione dello star system nazionale in difesa del DDL Zan, che ha coinvolto nomi come Fedez, Elodie, Levante, Piero Pelù, Michele Bravi, Paola Turci, Mahmood, il maestro premio Oscar Nicola Piovani, Francesca Michielin, Maurizio Costanzo, Alessandro Cattelan, Alessandro Gassman, Costantino, Malika Ayane, Simona Ventura, Dario Vergassola, Enrico Bertolino, Massimo Bottura e i ragazzi dello Stato Sociale.
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