Ragazzə italianə che chiedono carriere alias
Andare oltre il binarismo e lasciare che l’affermazione di genere fluisca nella naturalezza di una società aperta all’autodeterminazione. Sono decine le scuole superiori e le università che hanno visto i propri corpi studenteschi richiedere carriere alias ai propri istituti negli ultimi mesi. Poi, nelle ultime settimane, complice il clima instaurato dal governo di estrema destra guidato dalla Presidente Giorgia Meloni, autrice di un inquietante discorso contro il “gender” (video>) , alcune lobby religiose integraliste italiane hanno diffidato le scuole sparse in tutto il territorio dall’aderire alle carriere alias. Ma come emerso a Treviso, dove un sindaco leghista ha supportato l’istituzione di servizi igienici no gender in una scuola locale, questa è una rivoluzione che parte dalle persone.
Per essere se stessə nel candore della propria limpida autodeterminazione individuale, e per aver saputo fare comunità intorno a un tema rivoluzionario come il superamento del binarismo, candidiamo “Lə ragazzə italianə che chiedono carriere alias” ai Gay.it Awards come “Persona dell’Anno 2022”, nel segno di una battaglia che non può che essere intersezionale, femministra, transfemminista: una battaglia per tuttə noi.
Foto di Delia Giandeini su Unsplash
Donne iraniane
È partita dalle donne la rivoluzione che sta travolgendo il regime islamista iraniano. La morte di Mahsa Jina Amini, uccisa dalla polizia lo scorso 16 Settembre 2022 per non aver indossato il velo in modo corretto, ha generato un moto di proteste che si è man mano ingrossato, coinvolgendo tutte le aree del paese e tutte le fasce della popolazione. La Repubblica Islamica dell’Iran è ormai scossa da uno tsunami di proteste, divenute vere e proprie rivolte dei gruppi più oppressi (inclusa la comunità LGBTQIA+), che sono man mano stati affiancati da vaste fasce di popolazione civile (maschi eterosessuali cisgender inclusi): un popolo intero stremato dall’oppressione patriarcale di un regime a sfondo religioso.
Per aver messo il proprio corpo e la propria vita al servizio della libertà, candidiamo le “Donne Iraniane” ai Gay.it Awards come “Persona dell’Anno 2022” nel segno di una lotta che non può che essere intersezionale. Perché, come ha detto in un’intervista a Gay.it l’attivista iraniana Masih Alinejad (video>): “Questa lotta non riguarda solo me e le donne iraniane, riguarda tutti noi”
Elly Schlein
Già candidata ai Gay.it Awards nel 2021, Elly Schlein continua con coerenza il suo percorso per la ricostruzione di un’anima progressista per la sinistra italiana (supportata da Alessandro Zan), da anni ingoiata dal comfort del potere. La sua candidatura alla direzione del Partito Democratico ha il pregio di far avanzare le battaglie intersezionali per la parità di genere e per i diritti di tutte le diversità, e quelle ambientaliste per il clima e per la riformulazione di stili di vita e cicli produttivi e di consumo. E insieme di delineare un PD che torni con fierezza a rappresentare istanze storicamente di sinistra come lavoro, precarietà, povertà e fragilità, liberandolo a destra uno spazio per un’area liberale, da sempre inesistente nella storia della Repubblica Italiana.
Per essere un sasso politico progressista in uno stagno di immobilismo partitico, candidiamo Elly Schlein ai Gay.it Awards come “Persona dell’Anno 2022”.
Monica Romano
Promotrice del “Registro di genere” approvato nel Maggio 2022 a Milano, la consigliera comunale Monica Romano continua con sensibilità istituzionale a promuovere la grande battaglia di civiltà per una legge che dia diritto al genere di elezione allə cittadinə italianə. Una battaglia che parte dai Comuni, su cui Romano lavora insieme alle sensibilità sparse su tutto il territorio, e che – come avvenuto in passato per altri registri, si pensi a quello delle unioni civili – potrebbe condurre un giorno a una legge nazionale, che consenta all’Italia di superare l’umiliante, vergognosa legge (164 del 982) che attualmente norma la transizione di genere nel nostro paese.
Per essere fiera bandiera politica della comunità LGBTQIA+ e insieme solida rappresentante istituzionale di tuttə lə cittadinə, e per la coerenza di un percorso politico prezioso per tuttə noi, candidiamo Monica Romano ai Gay.it Awards come “Persona dell’Anno 2022”.
Emanuele Crialese
Dopo averci regalato alcuni dei più grandi film italiani degli ultimi decenni (“Respiro”, “Nuovo mondo” e “Terraferma”), con “L’immensità” presentato al Festival del Cinema di Venezia lo scorso Settembre 2022, Emanuele Crialese rivela al mondo il percorso della propria affermazione identitaria con un film che è insieme poesia e manifesto. Il racconto della propria esperienza di vita di persona transgender: “ho vissuto giorni terribili, hanno provato a correggermi, un tentato suicidio, ora non ho paura” ha rivelato in seguito Crialese. E poi la coraggiosa scelta d’autore, perfettamente in linea con la fluidità contemporanea, di rinunciare a far recitare una persona transgender nel ruolo di protagonista. Nel 2022 Crialese ha scritto una magnifica pagina artistica per la nostra comunità.
Per aver messo da parte proclami e proteste, e aver parlato della propria vita, del proprio corpo e della propria affermazione identitaria, utilizzando la forza del proprio linguaggio, la forza del grande cinema, candidiamo Emanuele Crialese ai Gay.it Awards come “Persona dell’Anno 2022”.
Alex Di Giorgio
Dopo aver subito stalking da un ex-fidanzato ed essere stato vittima di omofobia in quanto gay e sportivo, il nuotatore Alex Di Giorgio ha fatto innamorare della propria storia e della propria identità tutte le sfumature del mainstream televisivo italiano. La sua partecipazione a Ballando con le Stelle ha stregato casalinghə e operaiə, imprenditricə e impiegatiə Con messaggi semplici e puliti, e con la complicità di Milly Carlucci e degli autori del programma tv, Di Giorgio ha portato in prima serata al sabato sera su Rai 1 – una rappresentazione trasparente e genuina dell’omosessualità, scardinando stereotipi di mascolinità e dando anima e corpo, insieme al suo maestro Moreno Porcu, a una commovente danza d’amore di persone dello stesso sesso, che è stata insieme contenuto e contenitore di inclusività.
Per la positiva rappresentazione LGBTQIA+ su una televisione generalista e per aver saputo testimoniare davanti al grande pubblico, con coraggio e delicatezza, quella fondamentale quanto fraintesa sfumatura di autodeterminazione tradita, che risiede nel feroce gesto dell’outing, candidiamo Alex Di Giorgio ai Gay.it Awards come “Persona dell’Anno 2022”.
Ariete
La vedremo a Sanremo 2023, ma il suo 2022 è già stato un fiume di poesia profusa in musica. Ariete ci ha regalato “Specchio”, uno degli album italiani più intensi e acclamati dell’anno. Già schierata con ardore contro l’estrema destra di governo “che ci dice chi amare, quando farlo e come farlo“, quindi supporter di coming out altrui, e ancora idolo di una nutrita e accanita comunità di fan della sua generazione (e non solo), Ariete racconta in melodia le quotidianità relazionali, le nevrosi affettive e i saliscendi emotivi del contemporaneo, con la gentilezza di un timbro artistico personale, e un sound pop / r&b intessuto a un mood intimista da cantautorato italiano, un tempo appannaggio di soli artisti maschili. Una cantautrice italiana che non le manda a dire: “Io alle ragazze e ai ragazzi che come me sono omosessuali, e amano persone dello stesso sesso, dico che è normale anche prendersi il proprio tempo, iniziare l’università, lavorare, crearsi una dipendenza economica e staccarsi dalla città in cui si è nati e dalla famiglia. Bisogna vivere la propria sessualità in pace“. Qui la nostra intervista ad Ariete, 13 minuti di chiacchiere per conoscerla meglio VIDEO >.
Per tramutare in rivoluzione la propria storia personale e farne un narrazione rappresentativa della comunità, intesa come territorio di possibilità senza etichette, candidiamo Ariete ai Gay.it Awards come “Persona dell’Anno 2022”
Mahmood
Già candidato ai Gay.it Awards nel 2021, Mahmood sbanca Sanremo 2022 in complicità con Blanco. Il duo porta “Brividi“, hit più ascoltata dell’anno, successo globale di streaming. Una storia nevrotica e romantica di un amore senza etichette (“pari dignità ad amore gay e amore etero” scriverà il Corriere della Sera). Per la prima volta sul palcoscenico più influente del mainstream italiano due uomini cantano l’amore guardandosi negli occhi: nell’Italia che di lì a poco voterà Giorgia Meloni è un piccolo grande appiglio di cultura pop per tantə adolescenti e ragazzə di provincia – e non – adagiatə davanti alla tv insieme a famiglie ignare della loro identità più profonda. Tanto basterebbe, ma nella sua narrazione pubblica e privata, tra tour con incoraggiamento per un coming out e contenuti social, costumi di scena no-gender e un film autobiografico al cinema e in streaming, apparizioni tv e libri di fumetti, il 2022 di Alessandro ha raccontato, con seduzione queer a tuttə accessibile, lo sconfinamento di generi, il superamento di bandiere e cortili e l’abbattimento di steccati vecchi e nuovi.
Per la rappresentazione universale delle proprie pulsioni, visioni, fragilità e aspirazioni e per donare a tuttə noi, e alle nuove generazioni di italianə, con e senza diritti di cittadinanza, una prospettiva di libertà forse dolorosa, certamente complicata, ma irrinunciabile, totale: verso la nostra individuale autodeterminazione da coltivare giorno per giorno, candidiamo Mahmood ai Gay.it Awards come “Persona dell’Anno 2022”.
Joe Biden
Il tanto bistrattato vecchietto della Casa Bianca argina le tracotanze sovversive della destra suprematista bianca USA su molteplici fronti e si erge a baluardo della democrazia e della tenuta di un paese sempre più polarizzato. Davanti alla sentenza che abolisce il diritto federale all’aborto, Biden si pronuncia senza mezze misure in difesa del diritto delle donne ad accedere all’interruzione di gravidanza in tutti i paesi della federazione USA. Alle elezioni di midterm del Novembre 2022, grazie alla sua leadership insieme moderata, ma ferma sui diritti civili, i Democratici arginano l’avanzata del Partito Repubblicano, azzoppando la possibile rielezione di Donald Trump nel 2024 (ma è una partita ancora tutta da giocare). Biden promuove e firma una legge di tutela federale per il matrimonio egualitario e per il matrimonio interraziale. Si espone in difesa delle persone transgender e della mattanza legale che alcuni stati USA vorrebbero attuare verso la comunità T.
Per incarnare con spirito legittimamente americano un’idea di Occidente fermo sui principi cardine di una società plurale e che difenda dignità e diritti di ogni individuo, e per restituire slancio all’idea che la politica abbia bisogno non solo di seduttori socialnetworkisti, ma anche e soprattutto di saggezza, esperienza e capacità di mediazione, candidiamo Joe Biden ai Gay.it Awards come “Persona dell’Anno 2022”.
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