Checca
“Checca” è femminile dispregiativo usato per gli uomini.
Come sinonimo viene usato “Recchia” dal 2000 circa, un termine diffuso anche dagli spettacoli del gruppo Spaventapassere.
Entrambi definiscono l’omosessuale di sesso maschile particolarmente effeminato.
La passività nel rapporto sessuale è presunta e spesso non effettiva.
Molti fanno derivare il nome “Checca” da un celebre mulo del Corriere dei Piccoli. Checca è anche un vezzeggiativo del nome Francesca, ma come del resto avviene in molte parole gergali, il passaggio semantico non è chiaro.
“Checca” è tuttora diffuso in molte zone d’Italia (Lazio, Toscana, Lombardia…), di cui esiste anche il maschile Checco. C’è chi crede sia necessario riferirsi al veneziano “checa” e al toscano “cecca”, termini che indicano “donna volgare, ciarlona, sciammanata”, mentre in Toscana e nel Lazio “Sora Checca” indica l’organo femminile della riproduzione.
Tra i derivati di “checca” ci sono i seguenti”: checcaggine, criptochecca (omosessuale velato), chierichecca (omosessuale cattolico bigotto), scheccare (comportarsi, muoversi da checca) ma anche “arrabbiarsi da checca”, ovvero da “isterica”.