Maschiaccio
Il termine “maschiaccio” è solitamente utilizzato per indicare una ragazza di sesso biologico femminile che si comporta come si ritiene che si debba comportare un ragazzo durante l’infanzia e/o l’adolescenza.
Solitamente questo implica: vestire abiti non femminili, sia perché ci si sente a proprio agio sia col fine di nascondere le proprie “forme” femminili; provare interesse per giochi e attività spesso ritenute più adatte al ruolo di genere maschile; preferire materie scolastiche considerate, in passato, appannaggio degli uomini, quali la matematica, le scienze e così via; preferire amicizie maschili ad amicizie femminili; l’utilizzo di un linguaggio esplicito, considerato spesso più adatto al ruolo di genere maschile.
In passato il termine “maschiaccio” era maggiormente usato in quanto la distinzione tra l’abbigliamento femminile e maschile erano distinti nettamente, e oggi l’uso di questa espressione è più difficile da attribuire in quanto molti indumenti ritenuti in passato di puro appannaggio maschile (quali i pantaloni, le camicie, le giacche) sono comunemente indossati dalle donne. Inoltre, l’aumento della partecipazione femminile agli eventi e le attività sportive ha reso ancora più difficile l’attribuzione immediata dell’appellativo.
Tra le “maschiaccie”, alcune figure sono particolarmente note nell’immaginario collettivo. Ricordiamo, ad esempio, Jo March da “Piccole Donne”, Oscar François de Jarjayes da “Lady Oscar”, Haruka Tenoh da “Sailor Moon”, ma anche Piperita Patty dei “Peanuts” o Velma Dinkley da “Scooby-Doo”.