Garruso
“Garruso” è tipico della Sicilia è usato come insulto per indicare i gay. Varianti: Iarruso, garrusa. (ma anche le varianti ARRUSU, IARRUSU, GARRUSUNI, JARRUSU).
“Garruso” indica, in particolare, l’omosessuale maschile passivo. Sembra che una volta di più ci troviamo di fronte all’equiparazione fra il giovane e l’omosessuale passivo (cfr. BARDASSA).
L’etimologia, proposta da Pellegrini, fa infatti riferimento all’arabo (c)arùs, “fidanzata”, “giovane”, “ ragazzo” e potrebbe essere la stessa del controverso carusu, “ragazzo”. Del resto, secondo Consoli, il termine indica a Messina (proprio come BARDASSA in italiano) anche un ragazzo fin troppo vivace, un monellaccio.
Un’attestazione di tale parola la troviamo già in una legge del XIV secolo: “Hai iniuriato ad alcuna fimina bagaxa, o i garzuni karrusu scassatu…” (PELLEGRINI, vol. 1, p. 211). Quindi: “Garrusìa” indica l’essere, il praticare l’omosessualità mentre “garrusiari” ha tre significati: 1. Scherzare, 2. Sbavazzare e 3. Essere omosessuale.
Garrusignu, Garrusiscu stanno invece a significare dinoccolato, lezioso, sdolcinato.