Ricchione (o recchione)
“Ricchione” è un termine tipico di una vasta area del Sud (dalla Puglia alla Calabria, fino alla Campania) è usato come insulto per indicare i gay.
Varianti: recchia, recchionazzo.
Con questa parola rieccoci nel campo delle ipotesi, con solo pochi elementi certi. Fortunatamente alcune ipotesi di Cortelazzo hanno fornito elementi di discussione di un certo rilievo. Ciò che sappiamo per certo è che RICCHIONE è termine d’origine meridionale diffuso poi anche al Nord, con ogni probabilità per tramite del gergo della malavita, con forme come il veneto RECIÒN, ed il lombardo OREGGIA (leggi: “urègia”) ed OREGGIATT (leggi: “uregiàtt”).
Oggi è anche italianizzato in ORECCHIONE (termine presente nel Battaglia). Nella sua spiegazione Cortelazzo ne propone la derivazione o da un riferimento alla lepre, o da un ipotetico termine *hirculone. Nel primo caso si sarebbe alluso alla proverbiale lussuria dell’animale dalle lunghe orecchie, appunto, ed alla circostanza, riferita dai bestiarii dei primi secoli del cristianesimo, che la lepre cambierebbe sesso a volontà, simboleggiando cosi l’amore contro natura.
Nel secondo caso si fa invece riferimento (a mio parere, più credibilmente) alla fama di lussuria dell’hircus, cioè del caprone, attraverso il già citato termine *hirculone.
Battaglia (sub voce) accetta questa proposta etimologica, chiosando che *hirculone sarebbe stato usato col valore di “immondo” e, quindi, di “pederasta” (sic) per le abitudini perverse dell’irco.