Bifobia
Bifobia è un termine usato per descrivere l’avversione verso la bisessualità e i bisessuali come gruppo sociale o come individuo. Le persone di qualsiasi orientamento sessuale possono provare tali sentimenti di avversione.
Come fonte di discriminazione, la bifobia si basa sugli stereotipi negativi sui bisessuali. Bifobia è un portmanteau del termine “omofobia”. Deriva dal prefisso di origine neoclassico “bi-” (che significa “due”) del termine “bisessualità” e la radice “-fobia” (dal greco antico φόβος, phóbos, “paura”) in “omofobia”.
Insieme alla transfobia, l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia fa parte della famiglia di termini usati quando l’intolleranza e la discriminazione è diretta verso il mondo LGBT.
Notare che la bifobia può non equivalere al significato clinico o medico di fobia – un disturbo da ansia. Invece, il suo significato ed uso è tipicamente parallelo a quello di xenofobia. La forma aggettivale “bifobico” è usato per descrivere cose o qualità relative alla bifobia mentre il nome “bifobo” è un’etichetta per le persone che provano bifobia.
Due classificazioni di stereotipi negativi sui bisessuali mirano alla credenza che la bisessualità non esista e alla generalizzazione che i bisessuali siano promiscui. La credenza che la bisessualità non esista deriva dalla visione binaria della sessualità: una visione eterosessista o monosessista. Nella prima visione, si presume che le persone siano attratte dal sesso opposto e solo le relazioni eterosessuali esistano veramente. Quindi, la bisessualità, come l’omosessualità, non è una sessualità o un’identità valida. Nella seconda visione, le persone sono o esclusivamente omosessuali (gay/lesbiche), esclusivamente eterosessuali, omosessuali repressi che sperano di apparire eterosessuali, eterosessuali che vogliono provare nuove esperienze, o non possono essere bisessuali a meno che siano attratti da entrambi i sessi. Le massime come “le persone sono gay o etero o mentono “incarnano questa visione dicotomica degli orientamenti sessuali”.