Pansessualità/Pansessuale
Dal prefisso greco pan- (“tutto”), la pansessualità è un orientamento sessuale caratterizzato da una potenziale attrazione (estetica, sessuale o romantica) per qualcuno indipendentemente dal suo sesso biologico o identità di genere. Questo include una potenziale attrazione per persone che non rientrano nella concezione binaria di maschio/femmina, come ad esempio le persone transgender e non binary.
La pansessualità è a volte definita come la capacità di amare una persona indipendentemente dal suo genere.
Alcune persone pansessuali sostengono anche che sesso e genere siano insignificanti per loro.
In Italia, la teoria della pansessualità è stata sviluppata nel 1977 da Mario Mieli nel suo “Elementi di critica omosessuale”, secondo cui l’essere umano è sostanzialmente un essere “completo” (polimorfo), che nasce con tutte le “opzioni” aperte, le quali vengono poi represse selettivamente (soggette ad educastrazione, secondo la definizione dello stesso Mieli), in base all’ambiente in cui vive. Mieli parte dalla rielaborazione delle teorie infantili di Freud. “Pansessualismo” era usato per indicare la teoria di Freud secondo la quale tutto il comportamento umano era originato e motivato dalla sessualità.