Marchetta, Marchettone o Marchettaro
“Marchetta”, “Marchettone” o “Marchettaro” è l’uomo (omosessuale, bisessuale o eterosessuale) che si prostituisce con uomini.
Marchetta trae origine dall’ abbreviazione della locuzione “far marchette” che significa più precisamente: “fare la prostituta in una casa chiusa, dove per ogni prestazione la donna riceveva dalla maitresse un gettone o marchetta” (Vaccaro).
Nella prostituzione maschile fra persone dello stesso sesso, parte dei prostituti esercitano un ruolo di tipo attivo mentre l’altra parte assume un ruolo passivo e quindi subisce una penetrazione anale. Altri ancora vengono definiti “versatili” in quanto possono essere sia attivi che passivi, a seconda delle richieste del cliente.
In molte nazioni in cui la pornografia è legale, alcuni prostituti lavorano anche come attori pornografici oppure come modelli, altri esercitano inoltre prestazioni lavorative come massaggiatori, ballerini erotici in spettacoli a tema ed altri ancora gestiscono siti internet erotici a pagamento. Il tornaconto economico può essere la ragione principale per cui un prostituto intraprende questo lavoro, ma spesso non è l’unica.
In Italia i termini per indicare il prostituto vanno dal colloquiale, e non necessariamente insultante, “marchettaro”, al decisamente insultante “puttano”, fino ad eufemismi presi in prestito dall’inglese, come escort (oggi molto usato anche per indicare le prostitute) e la sua traduzione “accompagnatore”. Un eufemismo a volte adoperato per definire un prostituto giovane è “ragazzo di vita”.
Per indicare i prostituti specializzati nella clientela femminile è comune il francesismo “gigolò”.
Per la prostituzione dei travestiti è molto usato, anche sulla stampa, il termine brasiliano “viado”, che però è in origine un termine insultante (da desviado: “deviato”, “pervertito”) e che quindi può risultare offensivo nei confronti dei diretti interessati.